Gruppo Enav, il primo al mondo a raggiungere il "Carbon Neutrality"

Durante la quinta edizione del "Sustainability Day", l'Enav ha annunciato di essere il primo "Air Navigation Service Provider" al mondo a raggiungere la carbon neutrality

Pasqualino Monti, Amministratore Delegato del Gruppo ENAV
Pasqualino Monti, Amministratore Delegato del Gruppo ENAV
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L'annuncio è stato dato oggi da Pasqualino Monti, Amministratore Delegato del Gruppo ENAV SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, diventato il primo Air Navigation Service Provider al mondo a raggiungere la carbon neutrality, grazie all’abbattimento delle emissioni dirette (Scope 1)e indirette (Scope 2) generate dalle attività aziendali. (Scope 1, 2 e 3 sono tre categorie a cui fanno riferimento le aziende quando rendicontano le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle proprie attività, a partire dalle forniture fino ai clienti, ndr)

L'annuncio

L'importante obiettivo è stato raccontato durante la quinta edizione del Sustainability Day della Società, che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo istituzionale e industriale come il Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma, dell’AD di Aeroporti di Roma Marco Troncone, dell’AD di ANAS Aldo Isi e del Presidente di Airbus Italia Serafino D’Angelantonio.

Fare sostenibilità significa dare un contributo tangibile anche in termini economici alla comunità a cui, in un solo anno, grazie alle azioni di ENAV, abbiamo restituito oltre 1 miliardo di euro. Essere “carbon neutral” per la nostra Società rappresenta una tappa intermedia. Intendiamo proseguire con determinazione il cammino intrapreso, supportando anche i nostri stakeholder nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore. Quest’anno, da gennaio a ottobre, ad esempio, grazie all’ottimizzazione delle rotte, abbiamo consentito una diminuzione di 60 mln di kg di carburante per le compagnie aeree”, ha spiegato l'AD Monti alla numerosa platea.

I risultati di uno studio

Durante l'evento sono stati inoltre presentati i risultati dello studio True Value che hanno evidenziato come tutte le azioni introdotte dal Gruppo ENAV, comprese quelle finalizzate all’abbattimento delle emissioni, abbiano generato un impatto positivo sulla comunità per oltre 1 miliardo di euro in un solo anno.

Nel 2022 ad esempio, le attività di ENAV per l’ottimizzazione delle rotte, hanno permesso di evitare un costo per la collettività pari a 41 milioni di euro. Inolytr grazie all'implementazione del progetto Free Route, le compagnie aeree che volano in Italia hanno percorso oltre 16 milioni di km. in meno, generando benefici in termini di minor consumo di carburante pari a 65,3 milioni di kg e conseguente riduzione delle emissioni pari a 206 milioni di kg di CO2e.

Dal 2017 un obiettito inaspettato

Andando indietro nel tempo, dal 2017 che è stato il primo anno del Free Route fino ad ottobre 2023, i dati mostrano un risparmio di quasi 84 milioni di km pari a circa 330 milioni di kg di carburante con conseguente riduzione delle emissioni per oltre 1 miliardo di kg di CO2e. Il risultato, per quanto riguarda l'abbattimento delle emissioni dirette e indirette di ENAV in linea con gli obiettivi climatici Net Zero 2050, era già stato validato nel novembre 2021 da Science Based Target Initiative, iniziativa internazionale nata per supportare le aziende nel fissare e raggiungere i target di riduzione delle emissioni di gas serra.

Le azioni aziendali che hanno portato al Carbon Neutrality

L'importante obiettivo del carbon neutrality è frutto di una serie di azioni e sinergie azientali che hanno permesso di raggiungere una riduzione delle emissioni pari a oltre l’80%: grazie a quattro punti fondamentali:

La conversione dei contratti di energia elettriche, che ora per il 90 per cento di quella acquistata dal Gruppo, proviene da fonti rinnovabili

Efficientamento energetico degli asset, come impianti automatizzati di illuminazione a LED e l'ammodernamento degli impianti di climatizzazione

L'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente impianti fotovoltaici ma anche eolici e geotermici)

La sostituzione del parco auto aziendale con veicoli elettrici, ibridi o plug-in.

Le quote restati

Le emissioni restati, al momento non ancora riducibili, sono state compensate attraverso carbon credits destinati al finanziamento di programmi in India e Mozambico, per la tutela ambientale e certificati dallo standard VCS (Verified Carbon Standard), come la realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente da 300 MW,

che fornirà di energia rinnovabile alle comunità locali di Kuppa, Kinnaur District Himachal Pradesh e la sostituzione delle tradizionali stufe, altamente inquinanti, per 1.800 famiglie della città di Maputo, in Mozambico.

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