Lo sciopero del kebab: a rischio lo street food favorito dai tedeschi

La vertenza in corso in una fabbrica del più grande produttore di spiedi per kebab potrebbe causare una reazione a catena e mettere a rischio lo street food turco che ha conquistato il cuore degli europei

Lo sciopero del kebab: a rischio lo street food favorito dai tedeschi
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Fino a non molti anni fa, il pensiero di gustarsi uno street food turco avrebbe fatto rabbrividire buona parte dei tedeschi. Da qualche tempo, invece, è quasi impossibile immaginare le strade della Germania senza vederle costellate di negozi che vendono döner kebab. Se la paternità di questo panino con carne, verdure e salse è fortemente dibattuta tra Grecia, Turchia e altri paesi mediorientali, la passione tedesca per il kebab potrebbe subire una brusca battuta d’arresto. Lo sciopero che ha bloccato una delle principali fabbriche che forniscono la carne da arrostire ai negozi rischia di causare una reazione a catena e mettere a rischio lo snack preferito dei tedeschi.

Una vertenza molto complicata

Secondo quanto riportato dal giornale Die Welt, la fabbrica principale della ditta Birtat, che fornisce milioni di enormi spiedi da arrostire, è stata bloccata da una vertenza iniziata dalsindacato dei lavoratori dell’agroalimentare. L’impianto in una tranquilla cittadina della Svevia è picchettato da dipendenti con tamburi, fischietti e gli immancabili giacchetti gialli. La mobilitazione organizzata dalla Gewerkschaft Nahrung-Genuss-Gaststätten, il più antico sindacato di Germania che riunisce i lavoratori dell’agroalimentare, non è però riuscita a smuovere il management, che rimane irremovibile. La Birtat è il più grande produttore di spiedi per kebab del Baden-Württemberg ed uno dei fornitori principali dei negozi tedeschi: nell’impianto di Murr, i 115 lavoratori mettono assieme varie carni sugli spiedi, dandogli la tradizionale forma prima di congelarli e spedirli ai clienti. Migliaia di bar e negozi di kebab in Germania ma anche nelle principali città europee si riforniscono dalla Birtat, raggiungendo circa 13 milioni di consumatori ogni mese, più di ogni altro produttore europeo.

Kebab Bologna 2022

Oltre ad un aumento di 375 euro al mese lordi, a causare gli scioperi sono state le condizioni di lavoro nell’impianto. Secondo il rappresentante dei lavoratori Muzayfe Doganer, la linea di montaggio procede a ritmi forsennati, concedendo pochissimo tempo per il riposo. Tagliare la carne, marinarla ed assemblarla negli spiedi, tutto a temperature bassissime per produrre una media di 35 tonnellate di prodotto al giorno è un lavoro massacrante. Gli impiegati, poi, si lamentano dei tanti pericoli dovuti sia al fatto che lavorino sempre con coltelli molto affilati che del fatto che alcuni spiedi per il kebab pesino quasi 100 chili. Secondo il negoziatore della Ngg Magdalena Krüger, la scelta del management di concedere arbitrariamente aumenti ai dipendenti sta causando parecchie ruggini. Un lavoratore intervistato durante una manifestazione dice che “nonostante stia lavorando da poche settimane, guadagno di più di molti miei colleghi che hanno diversi anni d’anzianità alle spalle”.

Il prezzo del kebab potrebbe esplodere

I lavoratori della fabbrica di Murr hanno iniziato a mettere in piedi un sindacato un anno e mezzo fa, nonostante nell’impianto lavorino operai tedeschi, bulgari, romeni e turchi. La vertenza è iniziata lo scorso febbraio e sta diventando sempre più intensa: secondo il negoziatore del sindacato, i frequenti scioperi stanno colpendo pesantemente il portafoglio della proprietà. Al momento, però, l’ultimo incontro ad inizio luglio è stato cancellato ed il management ha fatto sapere che non firmerà un contratto collettivo di lavoro. Il risultato è stato uno sciopero di cinque giorni consecutivi che ha bloccato la produzione nell’impianto: la settimana scorsa i membri della Ngg della Birtat hanno votato a favore di estendere il numero e la frequenza degli scioperi. Fino a quando si trattava di interruzioni di un giorno, la ditta riusciva comunque a garantire le consegne: le cose cambierebbero molto in caso di una vertenza prolungata.

Sciopero Birtat
Fonte: X (@gasteavrupa)

A pagarne le conseguenze potrebbero essere gli amanti del kebab, il cui prezzo sta già aumentando ovunque in Europa a causa dei rincari della carne, dell’energia e di altre materie prime: secondo molti esperti, pagare un kebab 10 euro potrebbe presto essere la normalità. La vertenza alla Birtat sarebbe solo la punta dell’iceberg ma, almeno nell’impianto svevo, il management sarebbe già ricorso alle minacce per convincere i lavoratori ad interrompere gli scioperi. Alcuni manager hanno anche ventilato l’ipotesi di una serrata o, addirittura, di chiudere permanentemente l’impianto ma i lavoratori sembrano intenzionati a continuare: secondo Doganer, “dobbiamo lottare per i nostri diritti. Comunque sono ottimista, possiamo farcela”.

La direzione generale della Ngg ha garantito il massimo appoggio ai lavoratori di Murr, sperando che una vittoria possa servire a garantire contratti collettivi ai lavoratori delle 400 ditte tedesche che preparano spiedi per kebab. Una cosa è certa: se la vertenza dovesse continuare a lungo, molti kebabbari potrebbero essere costretti a lasciare a bocca asciutta gli amanti di questo succulento street food.

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