(...) «Una cosa mai vista, e pressoché impossibile, perché le ruote possono ruotare solo di pochi gradi», assicurano i colleghi dei due tranvieri. Tre le cause dello scontro ipotizzate: lerrore umano, il malfunzionamento di uno o di entrambi gli scambi del nodo dove è transitato il tram che ha provocato lincidente o un guasto al carrello delle ruote anteriori di questultimo.
Passanti e commessi dei negozi della via sono concordi: tutto è avvenuto allimprovviso. «Ho sentito un botto - racconta il proprietario di «Mont Blanc» -, mi sono affacciato e ho visto i tram fermi, deragliati, e un gran fumo tutto attorno. Per fortuna i due mezzi erano semivuoti». Secondo Luigi, un collega dei due tranvieri coinvolti nello scontro, cè un problema di cattiva manutenzione delle rotaie: «Sono vecchie di ottantanni - accusa -, e nei punti di incrocio i nodi spesso sono lisci. Il rischio di imboccare la curva anziché andare dritto cè». Ufficialmente, Atm ha detto di voler aspettare il risultato dellesame della Commissione tecnica: ma allo stesso tempo sembra puntare più sullerrore umano e sul mancato rispetto della velocità a passo duomo, obbligatoria nei punti di scambio: sembra infatti che il mezzo che ha causato lo scontro andasse a 30 chilometri allora, contro i cinque richiesti. E anche secondo il direttore desercizio, Bruno Decio, se il mezzo ha continuato per oltre 11 metri dopo lo scontro, significa che «viaggiava ad una velocità sostenuta in un punto dove si deve andare a passo duomo».
E intanto, intorno a questo ennesimo incidente, infuria la polemica politica: «Oggi salire su di un tram a Milano è diventata unavventura», ironizza Roberto Caputo, capogruppo del Partito Socialista in Provincia di Milano.
«Occorre affrontare il problema del trasporto pubblico locale a partire dalla prossima Finanziaria», ha detto Paolo Valentini, capogruppo di Fi in Consiglio regionale. Mentre il Codacons la rinnovato la richiesta di dimissioni dellamministratore delegato di Atm, Elio Catania, già chieste lo scorso 13 ottobre: a questo punto, dice oggi lassociazione di difesa dei consumatori, sia «il sindaco di Milano Letizia Moratti a rimuoverlo».
Lassociazione chiede inoltre di sospendere il servizio di tram fino a che non saranno garantite le condizioni minime di sicurezza, e di sostituire le corse di tram con autobus, che dovranno essere gratuiti, anche per ripagare i consumatori degli inevitabili disagi. Infine, sempre il Codacons chiede alla Procura di Milano di aprire un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti «per accertare se sussistono profili penalmente rilevanti, non in relazione a questo singolo incidente ma in relazione alla situazione disastrosa in cui versa la rete dei trasporti pubblici milanese».
«Non è pensabile che a Milano accadano incidenti sui mezzi pubblici così frequentemente - ha detto invece Onorio Rosati della Cgil Milano -. Occorrono interventi immediati con misure precise atte ad aumentare la sicurezza». Mentre Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi, sottolinea il calo del numero di addetti alla manutenzione, passati da 2065 del 2002 ai 1801 odierni.
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