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«Sono norme chiare: o si beve o si guida Così abbiamo ottenuto il voto all’unanimità»

RomaNuovo codice della strada approvato all’unanimità in commissione Trasporti alla Camera. Come siete riusciti a fare il miracolo, presidente Valducci?
«Mentre fuori infuria la polemica, noi abbiamo approvato un’importante riforma del codice in sessanta articoli con tutti i partiti che hanno votato a favore e con un grande rispetto reciproco».
Anche l’Italia dei valori. Sembra un fatto incredibile.
«Quotidianamente svolgiamo in commissione un lavoro per il quale ci sforziamo di lasciare fuori della porta gli occhiali deformati delle nostre ideologie politiche».
Come si può applicare il modello-codice della strada anche ad altri provvedimenti?
«In commissione nonostante siamo avversari politici, non ci consideriamo nemici. Nella politica nazionale la continua demonizzazione dell’avversario fa sì che si ottengano pochi risultati per il bene del Paese».
Qual è la filosofia alla base delle nuove regole?
«Abbiamo introdotto la distinzione tra il momento del bere e il momento della guida. In particolare per neopatentati e professionisti che guidano pullman o camion».
Quanti incidenti vengono causati dalla guida in stato di ebbrezza?
«Circa un terzo. Penso che i nuovi limiti possano portare risultati positivi nella lotta a ridurre morti e feriti, rispettivamente 5mila e 300mila l’anno, con un costo sociale di 30 miliardi di euro».
Da quando partirà l’educazione stradale a scuola?
«Dall’anno accademico 2011-2012.

A proposito dei ragazzi, abbiamo stabilito la necessità dell’esame pratico per la guida delle minicar, oltre a multe molto più alte per chi vende e produce minicar o motorini truccati».
Si potrà guidare oltre gli 80 anni?
«Assolutamente sì, con controlli ogni 2 anziché ogni 3 anni».

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