Sotto processo la banda milanese

La Procura di Milano ha chiesto di processare la banda che ha terrorizzato mezza Italia per l'efferata violenza con cui ha compiuto le sue razzie in ville e appartamenti. La richiesta di rinvio a giudizio, firmata di recente dal pm della Dda milanese Giuseppe D'Amico e inoltrata all'ufficio gip, riguarda 36 persone, albanesi e italiani, quasi tutte in carcere tra Italia, Spagna e Albania. Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata a commettere rapine e al traffico internazionale di droga, detenzione e porto illegale d'armi, ricettazione, lesioni, sequestro di persona e tentato omicidio.

La banda, infatti, oltre ad assaltare ville e appartamenti in varie regioni - Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Toscana - tra il novembre del 2004 e il febbraio del 2005, gestiva un traffico di cocaina che, importata dall'Olanda, veniva spacciata a Milano e nell'hinterland. Capo della banda che aveva sede a Milano, basi operative a San Donato Milanese e ramificazioni anche in provincia di Verona, era Ylli Ndoj, 25 anni, «promotore e organizzatore, con funzioni direttive».

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