Spaccia in giacca e cravatta eroina per vip: preso

Un insospettabile cileno ogni mattina usciva con la valigetta per rifornire della nuovissima "eroina bianca" i suoi clienti

Il sabato e la domenica si rilassava: vestiva sportivo e se ne stava in casa con la moglie. Gli altri giorni della settimana sembrava un impiegato modello: distinto nel suo abito a due pezzi, impeccabile nell’atteggiamento, usciva alle 7.30, munito di valigetta e con giacca e cravatta, e rientrava intorno alle 18.30. Pedro Manuel Carvajal Machado, cileno di 51 anni, però non andava in chissà quale ufficio, non era un burocrate. In realtà, era uno spacciatore. E non uno qualunque. La droga che vende lui sembra essere la nuova devastante sostanza che ha invaso il mondo degli stupefacenti. Si chiama eroina bianca e, a differenza della ben nota brown sugar, si può iniettare anche per via intramuscolare, s’inala, si scioglie in liquidi, può essere fumata. “Gli effetti sono molto simili a quelli dell’eroina normale, - spiegano gli investigatori del commissariato Città Studi che hanno arrestato il cileno qualche giorno fa - ma in più, questa eroina bianca, proveniente dalla Thailandia e dell’Asia in generale, è molto più pura. Ha un fattore di rischio altissimo in fase di diluizione perché può condurre facilmente all’overdose”.

Si tratta di uno stupefacente che gira soltanto in certi ambienti perché è diretto a un pubblico che ha un’alta e immediata disponibilità di denaro liquido: costa 200 euro al grammo, praticamente come la cocaina di buona qualità. Si tratta, insomma, di una droga d’élite.

“Il cileno la portava persino a domicilio a certi grandi professionisti – precisa ancora la polizia -, con altri s’incontrava in bar o in locali pubblici. La sostanza piace perché oltre ad avere effetti molto simili a quelli dell’eroina e della morfina, è anche un narcotico euforizzante.

Lo spacciatore – che si muoveva a piedi tra Lambrate, Città Studi, Monforte-Vittoria e Garibaldi-Venezia – ha cominciato a dare nell’occhio da quando, appassionato di orologi, ha cominciato a mostrare al polso preziosissimi Patek Philippe o Rolex d’oro. Inoltre aveva acquistato in contanti la sua abitazione di via Carnaghi (zona Manforte-Vittoria).

“Ovvio – concludono gli investigatori - : vendeva partite di questa eroina bianca che gli fruttavano 6-7mila euro al giorno!”. Adesso la squadra investigativa del commissariato di Città Studi sta cercando i fornitori del cileno. E qui l’operazione si fa molto più difficile.  

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