Ieo, terapie con visore immersivo

La sperimentazione "Inner healing"

Ieo, terapie con visore immersivo
00:00 00:00

Realtà virtuale per migliorare l'esperienza del ricovero e guarire la psiche, insieme al corpo. Accade all'Istituto europeo di oncologia, fondato da Umberto Veronesi, che lancia in ambito terapeutico "Inner Healing", una soluzione tecnologica che attraverso uno speciale visore permette di vivere un'esperienza immersiva. L'obiettivo è contrastare l'isolamento, ridurre l'ansia e contribuire al processo di "guarigione interiore", spiegano dall'istituto.

"Inner Healing" viene proposto al momento ai pazienti ricoverati nel reparto di Medicina nucleare per sottoporsi a terapie con radiofarmaci nell'ambito della teranostica, l'approccio innovativo che associa diagnosi e terapia per personalizzare e ottimizzare i risultati delle cure. Molecole caricate di una minima dose radioattiva vengono utilizzate sia per identificare le cellule tumorali sia per distruggerle selettivamente, ottenendo una terapia più precisa e più efficace. "La teranostica si sta affermando come nuovo pilastro delle cure anticancro per alcuni tumori, come il carcinoma della prostata e i tumori neuroendocrini. I risultati sono eccellenti, ma le procedure terapeutiche possono richiedere un ricovero isolato e si sa che la solitudine può aumentare le ansie e le paure legate alle terapie - sottolinea Francesco Ceci, direttore della Medicina nucleare Ieo -. Per questo abbiamo cercato soluzioni per migliorare la qualità dell'esperienza dei giorni di ricovero, scegliendo di cogliere le opportunità della sanità digitale. Inner Healing è già in sperimentazione in altri ospedali italiani durante gli esami diagnostici o le terapie ambulatoriali. Noi - precisa - abbiamo deciso di proporlo ai pazienti per la prima volta nell'ambito di una terapia intraospedaliera così innovativa". Il paziente che accetta di utilizzare i visori per la realtà virtuale potrà scegliere diversi contenuti informativi o rilassanti.

"Sappiamo dagli studi più recenti che un vissuto positivo della degenza in ospedale migliora l'adesione alla cura, permettendo di ottenere globalmente i migliori risultati terapeutici possibili" afferma Gabriella Pravettoni, direttore della Divisione di Psiconcologia Ieo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica