Cultura e Spettacoli

Alvaro Vitali: "Riporterò Pierino al cinema"

Vitali ha recitato con le donne più belle della commedia sexy all'italiana: "Con la Fenech ho fatto più film in assoluto con la serie della Poliziotta, ho lavorato anche con Gloria Guida in tre film"

Alvaro Vitali: "Riporterò Pierino al cinema"

Alvaro Vitali, a 65 anni, sogna di riportare il personaggio che l'ha reso famoso, "Pierino" sul grande schermo in una nova versione. "La sceneggiatura è già pronta - dice -, mancano solo produttore e regista". Ma in un'intervista a La Stampa Vitali parla anche del futuro e attacca la critica che lo ha sempre bastonato: "Io facevo fare soldi a palate, un Pierino ha incassato più di James Bond. Il mio era un genere di Serie B ma portava la gente al Cinema, invece adesso guarda come stiamo". Vitali era stato scelta da Fellini all'età di sedici anni quando il capogruppo della troupe entrò nel negozio di elettricista dove lavorava, a Trastevere, e gli disse che stavano cercando un ragazzino piccolo e magro per un film di Fellini, Vitali ricorda quel giorno: “Perché non vieni sabato a Cinecittà? Ti porto io”. L'attore confessa che non sapeva chi fosse Fellini ma decise di prendere al volo quell'occasione. "La prova per entrare nel cast di Satyricon era fare Un fischio alla pecorara entrammo io e un tipo di Napoli, Fellini chiese chi sapesse fare il fischio del merlo, io cominciai a fischiare alla pecorara e lui ordinò: 'Prendete questo che è svelto, l’altro sta ancora ad aspettare il merlo'.

Vitali ha recitato con le donne più belle della commedia sexy all'italiana: "Con la Fenech ho fatto più film in assoluto con la serie della Poliziotta, ho lavorato anche con Gloria Guida in tre film: la prima volta che recitava, Gloria era tutta timidina e impaurita per le scene dove doveva scoprirsi.

Gli dicevano devi levarti la gonna, e lei era un po’ sulle sue. C’era un bel clima sul set, ci divertivamo noi prima di tutti, e io facevo scherzi come spegnere le sigarette con una siringa senz’ago a quelli che fumavano di nascosto, oppure riempivo d’acqua le scarpe di Renzo Montagnani in camerino"

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