Anche Tony Renis contro Baglioni: "Sbagliata la sua uscita sui migranti"

Tony Renis, vincitore del Festival di Sanremo 1963 e direttore artistico all'Ariston nell'edizione 2004, bacchetta il suo collega Claudio Baglioni: "Ho grande stima di lui, ma le affermazioni sui migranti sotto i riflettori del Festival le avrei evitate"

Anche Tony Renis contro Baglioni: "Sbagliata la sua uscita sui migranti"

"Claudio Baglioni è mio amico, ho grande stima di lui, però le affermazioni sui migranti sotto i riflettori del festival le avrei evitate". Il cantante e attore Tony Renis, autore di "Quando, quando, quando" e direttore artistico del Festival di Sanremo 2004, in un'intervista a Adnkronos ha bacchettato così il suo collega - direttore artistico nelle edizioni dell'anno scorso e di quest'anno - dopo le parole dette in conferenza stampa sul caso dei 49 migranti della Sea Watch. "Fermarli? Una farsa", aveva dichiarato l'attuale direttore del Festival attirandosi una montagna di critiche da parte dei social e scatenando successivamente una feroce polemica tra la Rai e il Pd.

Ma Tony Renis (pseudonimo di Elio Cesari ) - che nel 2018 ha varcato la soglia degli 80 anni - ha calcato la mano accusando Baglioni di avere copiato alcune sue idee come la cancellazione del sistema delle eliminazioni dal Festival di Sanremo. "Al suo posto avrei ammesso di aver copiato dal mio Sanremo almeno tre idee: l'eliminazione dell'eliminazione, il rap in gara e la serata cover, che però ha copiato male, costringendo gli artisti a rendere cover i brani in gara", ha detto ironicamente il cantante, vantandosi poi di essere stato il primo a sdoganare il rap sul palco dell'Ariston. "Baglioni grida alla meraviglia per Achille Lauro in gara. Si scorda che il primo rapper in gara a Sanremo, Er Piotta, lo portai io già nel 2004". Un fiume in piena, l'anziano Tony Renis, che si è tolto un altro sassolino dalla scarpa: "Una sola cosa Baglioni ha copiato male: la serata delle cover, pure questa introdotta per la prima volta da me. Non si può proporre la cover di un brano nuovo in gara.

A che serve, se ancora non si conosce nemmeno l'originale - ha spiegato il cantante e produttore discografico che ora vive a New York - mentre negli anni le cover d'autore avevano portato enorme fortuna al festival e agli artisti. Cito un solo caso: la cover di 'Se Telefonando' interpretata da Nek: ha ridato slancio a tutta la sua carriera", ha concluso Renis.

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