Cultura e Spettacoli

"Il tampone? A Zorzi...". Bufera social su Andrea Pucci: cosa ha detto

Sui social l'influencer milanese è sbottato contro il comico per una battuta fatta da Pucci durante un suo spettacolo e sul web si è scatenata la polemica

"Il tampone? A Zorzi...". Bufera social su Andrea Pucci: cosa ha detto

È bastata una battuta pronunciata dal comico Andrea Pucci durante uno dei suoi spettacoli per scatenare la polemica. E un po' come era successo per Pio e Amedeo lo scorso anno, anche Pucci è finito nel mirino della censura social.

La polemica si è scatenata in seguito alla pubblicazione di alcune storie da parte dell’ex gieffino Tommaso Zorzi, nelle quali parlava di una battuta pronunciata dal comico Andrea Pucci. Durante il suo ultimo spettacolo l’artista avrebbe fatto una gag sui tamponi durante il picco della pandemia, ironizzando: "Ti facevano il tampone in una narice, se erano stronzi anche nell’altra, se erano ancora più stronzi in bocca e se ti chiamavi Zorzi nel culo". A questo punto l'influencer è sbottato, sostenendo che nel 2022 non è accettabile fare comicità sulle preferenze sessuali di un omosessuale: "Tu che cosa ne sai di dove lo prendo io? Come fai ad arrogarti il diritto di salire su un palco e dire alla gente che io lo prendo nel culo. Siamo nel 2022 anche no, sono passati anni da quando poteva fare ridere una cosa del genere".

Come spesso accade in queste occasioni, il popolo dei social network si è diviso. Se da una parte il comico è stato sostenuto dai fautori della libera comicità, dall’altra alcuni lo hanno attaccato, criticando il suo modo di fare satira. Eppure i suoi spettacoli sono gremiti di persone che pagano per sorridere alle sue battute e passare due ore in leggerezza. Il comico è stato addirittura protagonista di alcune prime serate in tv con il suo spettacolo "In-tolleranza Zero", che proprio grazie alla dissacrante comicità ha conquistato i teatri italiani prima del lockdown.

Nelle sue storie Instagram, poi, Tommaso Zorzi ha giudicato inopportuna la battuta a pochi giorni dal Gay Pride: "Si può dire una cosa del genere a tre giorni dal pride di Milano? No, secondo me Pucci mi deve delle scuse". Poi ha voluto distinguere tra satira e bullismo, accostando quest'ultimo termine proprio a Pucci: "Possiamo chiamarla come vogliamo ma di base la sua è omofobia, soprattutto se tu nei tuoi spettacoli dici che ti sto sulle palle perché sono troppo gay e lo dici da maschio etero allora sei omofobo e ignorante".

Dopo ore di commenti, polemiche e critiche, però, all'appello manca ancora la risposta di Andrea Pucci, che sui social al momento non si è espresso.

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