Cultura e Spettacoli

Dopo il business del pecorino, George Clooney pazzo per il mirto

I mesi trascorsi da George Clooney in Sardegna hanno lasciato una traccia significativa in lui, soprattutto per i gusti alimentari: l'attore avrebbe sviluppato una vera dipendenza per mirto e pane carasau, oltre che per il pecorino sardo

Dopo il business del pecorino, George Clooney pazzo per il mirto

Sembra proprio che la Sardegna abbia fatto breccia nel cuore di George Clooney, non solo per le sue tanto decantate bellezze paesaggistiche ma soprattutto per la bontà dei suoi prodotti enogastronomici. È di pochi giorni fa la notizia che l'attore di Hollywood voglia intraprendere il business del pecorino sardo negli Stati Uniti, dove avrebbe già fatto pervenire circa 32 Kg del tipico formaggio isolano da far assaggiare agli amici e ai futuri clienti. Fonti vicine all'attore fanno sapere che nella sua villa di Laglio non manchi mai una forma del formaggio sardo.

In questi giorni sono state rese note anche altre passioni isolane dell'attore americano, che sembra abbia una vera e propria adorazione per il mirto, il liquore sardo considerato una vera e propria prelibatezza, e per il pane carasau. Ma come fa Clooney a conoscere così bene i prodotti di quest'isola? L'attore ha soggiornato in Sardegna per diverso tempo durante le riprese della serie Catch-22. Il set era a Olbia ed è qui che l'attore ha potuto apprezzare la bontà di queste prelibatezze. Era stato proprio George Clooney a parlarne qualche tempo fa in un'intervista sul settimanale Oggi, dove raccontò di adorare il pane carasau, che mangerebbe a quintali, e il mirto. In realtà quella del liquore non sarebbe una passione recente, visto che l'attore lo conosceva già da tempo ma durante la permanenza in Sardegna ha avuto modo di berlo ogni giorno. Pare che sia questo un elisir di giovinezza per George Clooney e, in effetti, la bacca del mirto possiede spiccate caratteristiche antiossidanti.

L'attore è diventato un grandissimo sponsor della Sardegna negli Stati Uniti e non è escluso che, dopo il business del pecorino sardo, non voglia provare anche quello del mirto e del pane carasau.

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