Catena Fiorello attacca la Leotta: "Se dice che la bellezza è un dono, non aiuta le donne"

Catena Fiorello, sorella dello showman Rosario e dell'attore Beppe, dice la sua sul Festival di Sanremo 2020 e sul monologo di Diletta Leotta

Catena Fiorello attacca la Leotta: "Se dice che la bellezza è un dono, non aiuta le donne"

A conclusione del Festival di Sanremo 2020 anche la sorella di Fiorello, Catena, dice la sua sulla 70esima edizione della kermesse musicale e si esprime con parole dure e rigide sul monologo di Diletta Leotta.

Già dopo la prima puntante della gara, Diletta Leotta è stata presa di mira da molti per le sue esternazioni sulla bellezza. Dire che “la bellezza capita” da parte di chi, il suo aspetto estetico, lo ha reso tale grazie al presunto intervento del chirurgo è stato ritenuto da molti davvero inaccettabile e, a distanza di qualche giorno dalle polemiche nate in rete, ecco che arriva il parere di Catena Fiorello.

Intervista dal Corriere della Sera in occasione dell’uscita del film “Picciridda” tratto dal suo romanzo, la sorella dello showman e dell’attore Beppe Fiorello non ha potuto esimersi dal rilasciare qualche dichiarazione sul Festival che ha visto come protagonista il fratello maggiore accanto ad Amadeus. “(Fiorello, ndr) Ha partecipato a una festa per celebrare il suo amico Amadeus. Poi, la vera modernità sarà quando noi donne non saremo costrette a fare i monologhi per dire: guardate che ci siamo anche noi – ha precisato Catena Fiorello - . Se Rula Jebreal deve raccontare quella bella storia drammatica per attirare l’attenzione, tutta questa parità non c’è”.

E se Diletta Leotta dice che la bellezza è un dono, non aggiunge qualcosa alla buona causa delle donne – ha tuonato la scrittrice, tirando le somme su questo Sanremo iniziato tra le polemiche e conclusosi come un grande successo - . Quanto al Festival, ci ricorderemo del look di Achille Lauro e amo il vincitore Diodato, ma le canzoni eterne sono quelle di De André e di Mina”. Catena Fiorello, inoltre, tiene a precisare di non aver mai tacciato i fratelli di maschilismo e, a precisa domanda, fa una considerazione volta a fugare ogni dubbio in merito.

No, hanno frainteso. Dico che la società è maschilista – ha dichiarato, spiegando di non essere avvezza, così come gli altri fratelli, a parlare del rapporto tra loro - . Beppe si infastidisce se parliamo di noi tre e blocca in partenza le domande.

Io rispondo: vuoi sapere cosa facevamo da ragazzi? Quello che facevi tu, con tuo fratello e tua sorella. Ma io sono quella di mezzo, poi c’è mia sorella Anna che ha un negozio di ceramiche siciliane a Roma, ed è una artista a suo modo”.

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