"Ci copiano". I Cugini di campagna sbottano contro i Maneskin

Due post social della band del anni '70 hanno fatto esplodere la rete, innescando una surreale polemica che ha coinvolto i Maneskin dopo la performance di Las Vegas prima del concerto dei Rolling Stones

"Ci copiano". I Cugini di campagna sbottano contro i Maneskin

"Ma mi faccia il piacere!", recitava Totò nella celebre pellicola Totò a colori. E mai frase (cult) fu più azzeccata per sintetizzare la surreale polemica divampata nelle scorse ore e alimentata da I Cugini di campagna contro i Maneskin. Il popolare gruppo musicale degli anni '70 si è risentito per il look scelto dalla band romana per aprire il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, rivendicandone la "paternità" e sul web è scoppiato l'assurdo caso generazionale.

"I Maneskin si sono esibiti negli USA, imitando, nel vestire, I cugini di campagna. Basta copiare i nostri abiti", hanno tuonato i quattro artisti sulla loro pagina Instagram con tanto di punti esclamativi e maiuscole a rafforzare la dichiarazione. In sostanza il quartetto ha accusato Damiano, Victoria, Thomas e Ethan di avere scopiazzato il loro look, che richiamava la bandiera americana. Abbigliamento che I cugini di campagna avevano già sfoggiato negli anni '70. Per avvalorare la tesi del plagio modaiolo, i Cugini hanno pubblicato sul loro profilo Instagram un'immagine del passato in cui Nick, storico frontman del gruppo, sfoggia camicia e pantaloni a stelle e strisce, al fianco di Damiano, vestito con una mise realizzata sui colori e le forme della bandiera americana.

Apriti cielo. Sotto al post sono piovuti commenti di ogni genere per la maggior parte sarcastici e ironici: "La prendiamo come una battuta vero?", "Vi siete scordati di prendere le pillole per la pressione?", "No il dissing tra i Cugini e i Maneskin non lo reggo". Qualcuno l'ha presa come una provocazione, altri come una battuta (per ricercare un po' di popolarità), mentre altri ancora non sono riusciti a trattenersi: "Voi allora avete copiato la bandiera americana", "Certo perché siete i depositari di quel look". Già questo basterebbe per riempire mezza puntata di uno show comico da prima serata, ma i Cugini di campagna hanno voluto rincarare la dose, pubblicando un secondo post provocatorio, questa volta su Facebook.

"Fate qualcosa di meglio, come noi abbiamo fatto con la vostra 'Zitti e buoni'", hanno scritto i quattro, riproponendo la loro singolare versione del brano dei Maneskin, con il quale la band ha trionfato a Sanremo e agli Eurovision. Una provocazione bella e buona, che è stata ampiamente argomentata da I cugini di campagna all'Adnkronos, che li ha intervistati dopo lo scoppio della polemica. "Quello che abbiamo detto è la pura verità - ha spiegato Ivano Michetti, chitarrista del gruppo - si vede che ci hanno copiato palesemente, ci vestivamo così quando loro neanche erano nati, ma questo mi onora. Il loro disegnatore è stato furbo. I Maneskin hanno una grande immagine, sono stati studiati a tavolino. Sono favolosi, intendiamo, ma attenzione a parlare di musica perché ha venduto più Orietta Berti di loro". Michetti non ha risparmiato i Maneskin neppure da una stilettata sul piano musicale: "Devono crescere. Insomma sul piano musicale che hanno fatto? Quattro singoli, uno dopo l'altro, perché le loro canzoni non vanno. Non resteranno alla storia, però sono dei bravi ragazzi, non sbandati come vogliono far pensare ai loro fan".

Le critiche scatenatesi contro di loro per le parole sulla band romana, però, non li toccano: "Di noi possono dire quello che vogliono, quest'anno festeggiamo i 50 anni di 'Anima Mià e I Cugini esistono dagli anni '70. Tra poco faremo una maxi tournée negli Usa". Una polemica che promette di non esaurirsi con queste dichiarazioni, che bensì stuzzicheranno i quattro giovani romani, che potrebbero presto replicare.

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