Cultura e Spettacoli

The Good Doctor, la storia del medico autistico arriva su Disney+

La serie tv che ha "innovato" il genere del medical drama arriva in streaming con le prime 4 stagioni complete

The Good Doctor, la storia del medico autistico arriva su Disney+

In America, da che si ha memoria, c’è sempre un grande interesse per le serie tv a sfondo medico. Dagli anni ’90 a oggi sono tante le produzioni che hanno acceso i riflettori sulla vita privata (e non) di chirurgi e di grandi luminari della scienza moderna. Da ER- Medici in prima linea, per passare a The Resident e al recentissimo New Amsterdam, senza dimenticare l’universo "da sogno" di Grey’s Anatomy: come si evince il medical drama è quasi una costante all’interno della programmazione televisiva a stelle e strisce, trovando un pubblico molto interessato anche qui in Italia. A queste serie si aggiunge The Good Doctor che, dal 19 ottobre, arriva su Disney+ con le prime 4 stagioni complete.

In onda sul canale della ABC dal 2017 - attualmente sono in produzione gli episodi del sesto arco narrativo -, lo show è arrivato in Italia prima tv sulle reti Rai per trovare poi in streaming un pubblico recettivo e che ha accolto con benevolenza la storia del dottor Shaun Murphy, affetto da autismo dalla nascita, che utilizza le sue abilità per salvare vite umane. Una serie forte, dolce ed emozionante che arriva dritta al cuore per un racconto intenso e mai banale sul mondo della chirurgia di oggi. The Good Doctor si aggiunge così al catalogo di Disney+, arricchendo la sua offerta ancora di più. Nonostante conservi tutte le particolarità più tipiche di un dramma a sfondo medico, nella narrazione di genere compie un vero e proprio passo in avanti, alzando il velo sui disturbi del comportamento e sui problemi a esso legati.

Lo specializzando affetto da autismo

La serie è ambientata nel prestigioso dipartimento di chirurgia del San Jose St. Bonaventure Hospital della Carolina del Nord. È un ospedale in cui si effettuano interventi di alto profilo e dove c’è un efficientissimo pronto soccorso che si occupa delle emergenze più disparate. Tutto ha inizio quando il dottor Glassman, neurochirurgo e membro del consiglio di amministrazione, cerca di convincere il resto del consiglio ad assumere come specializzando un suo ex paziente. Shaun Murphy (Freddi Highmore) ha molto talento nella medicina, vede ciò che gli altri non riescono a vedere ma, purtroppo, è affetto da autismo fin dalla nascita. E, oltretutto, ha anche la sindrome del savant che provoca ritardi cognitivi (anche gravi) in una persona. Nonostante ciò, Shaun ha una memoria fotografica che permette al giovane di essere un passo avanti a tutti. Dopo che le sue abilità permettono di salvare la vita a un ragazzino, in molti si convincono ad assumere il neo dottore, ma per Shaun la vita nell’ospedale non sarà affatto facile. Episodio dopo episodio, emergenza dopo emergenza, si delinea il passato del giovane dottore fatto di violenze da parte del padre e segnato dalla morte del fratello più piccolo.

Una serie che tocca gli argomenti giusti

Di sicuro, The Good Doctor non ha una trama complessa e di difficile comprensione. È un dramma medico puro e semplice quindi, alle emergenze e ai casi giornalieri, si uniscono le storie personali di medici, infermieri e specializzandi che affrontano a testa alta dilemmi etici e problemi sul posto di lavoro. Ma la vera sorpresa di questa serie tv è che riesce a parlare al cuore del pubblico con estrema facilità, sfiorando i temi giusti con un pizzico di sano perbenismo. Tutto è dovuto a un plot che si innova in tutti gli episodi, anche se il canovaccio è sempre lo stesso, ma la perla di diamante è proprio il personaggio di Shaun. Lui, con le sue stranezze e con la sua voglia di "sentirsi uguali agli altri", vive con la consapevolezza di essere un diverso e, per farsi apprezzare, capisce che deve cercare di trovare una sua dimensione in un ambiente così difficile. Guardato con diffidenza, alla fine nessuno può far a meno del dottor Murphy non solo perché è bravo nel suo lavoro ma perché è un uomo dal gran cuore.

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Freddie Highmore da Bates Motel a The Good Doctor

Questa è stata la serie tv che ha lanciato – definitivamente – nel firmamento delle star il giovane Freddie Highmore. Classe 1992, oggi non è solo attore ma è anche doppiatore, regista e sceneggiatore. Ha debuttato in tv da protagonista nel difficile ruolo di Norman Bates e nella serie di Bates Motel – disponibile su Amazon Prime – che ha raccontato il mito di Psyco attraverso la gioventù di Norman. Anche se lo show non sempre ha colpito nel segno, in molti hanno premiato le doti attoriali di Freddie. Terminato lo show è arrivato poi in The Good Doctor, ricevendo nel 2018 e 2019 due candidature ai Golden Globe. Ma non è tutto. Attore così versatile tanto da prendere parte alla fiction su Leonardo (di Rai Uno) nel ruolo di Stefano Giraldi. Recitare nei panni di un medico affetto da autismo conferma tutte le sue doti.

La nuova "frontiera" di medical drama?

Innovare il genere non né affatto facile. The Good Doctor, rispetto ad altre serie simili, cerca di farlo e in parte riesce a vincere la sua missione. Anche se molto spesso la narrazione vira su storie e intrecci amorosi degni di una soap-opera, è il fattore umano che distingue lo show dalla massa. È come se rappresentasse un nuovo inizio per il medical drama. Dicevamo che alle vicende personali dei medici, colpiscono le emergenze che i dottori sono chiamati ad affrontare e a rispondere. Emergenze che toccano nel profondo e che innescano un duro confronto con noi stessi. Ma, soprattutto, lo show è anche una fotografia di cuore (e di pancia) del sistema sanitario americano in cui c’è ancora una tremenda disparità da chi può permettersi le cure e chi, purtroppo, è costretto a cadere sotto i colpi di una sanità poco aperta alle minoranze.

Prima c’era l’omonima serie sud-coreana

Serie originale e di successo ma in pochi sono a conoscenza del fatto che The Good Doctor è un remake di una serie coreana del 2013. Di grande successo in patria, lo show è andato avanti solo per una stagione ma ha lasciato comunque il segno. Come nel dramma americano, anche la serie sud-coreana (dal titolo Good Doctor) ha messo in scena la storia di un medico autistico. Rispetto all’adattamento a stelle e strisce, il dottore Park Shin-On non era uno specializzando nella chirurgia generale ma lavorava nel campo della pediatria. Qui, però, sono più accesi i conflitti tra medico e paziente a causa della patologia del dottore Shin-On.

Una serie da 11 milioni di telespettatori

Al suo primo episodio, trasmesso nel settembre del 2017, la serie ha sfiorato indici di ascolto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Il debutto è stato segnato da 11,22 milioni di telespettatori, diventando il programma più visto del lunedì sera sulla ABC dal settembre del 1996. “The Good Doctor ha un grande potenziale – ha recensito TvLine – per diventare un dramma ospedaliere molto stimolate”.

Dopo The Good Doctor arriva the Good Lawyer

Come sempre il successo genera altro successo. Secondo quanto riportano i giornali americani, si sta preparando uno spin-off su The Good Doctor. I personaggi verranno presentati nel corso della stagione sei della serie tv. Sarà un dramma legale su un’avvocatessa affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo e racconterà le implicazioni di essere una donna di legge con un disturbo della personalità.

Per cercare di unire i due universi, la protagonista dello spin-off viene presentata come un’amica del dottor Shaun.

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