Velocissima. Toccata e fuga. Lady Gaga è arrivata lunedì a metà pomeriggio a Milano ed è ripartita ieri notte subito dopo il concerto al Forum d'Assago. E mica se ne è andata conil solito aereo privato che fa tanto superstar. Macché: è partita con lo sleeper bus, ossia il normalissimo bus da tournée che sarà full optional quanto volete - dalla doccia al letto king size fino alla tv al plasma - ma è pur sempre una stanzetta su quattro ruote. In ogni caso, il servizio d'ordine è stato allertato per tempo dall'hotel Principe di Savoia e la comitiva Gaga è partita nel cuore della notte. Dopo più o meno trentasei ore milanesi. In mezzo c'è stato l'impossibile. Vita da popstar. Traffico bloccato. Fan così scatenati che qualcuno si è pure assentato dal lavoro per pedinare meglio il proprio idolo. Nel frattempo, Lady Gaga è andata a cena a casa di Donatella Versace nella maison di via Gesù in pieno quadrilatero della moda. Si è scattata una foto sul lettone della suiteal Principe per augurare via twitter la buonanotte ai suoi milioni di «little monsters». E poi ieri ha iniziato i preparativi per il concerto in un Forum di Assago che mai nessuna produzione pop aveva «occupato» così tanto. D'accordo, il palco è enorme e complesso. Ma nessuno si ricorda che tutti i 35 stanzoni sotto le tribune fossero «requisiti» per intero dallo staff di un artista. In questo popò di spiegamento di forze spiccava una richiesta da autentica popstar d'altri tempi: Lady Gaga ha chiesto un guardaroba di almeno 250 metri quadrati, roba che ci sarebbero state persino tutte le scarpe di Imelda Marcos una affianco all'altra. Stranezze.
O semplici, grottesche necessità di chi è in giro per il mondo da mesi e deve fare come normalmente fanno tutti i vagabondi della musica: portarsi dietro tutto l'armadio. Perché non si torna mai a casa. E, dopotutto, schiacciati nello sleeper bus, gli abiti in fondo si stropiccerebbero troppo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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