Cultura e Spettacoli

L'Eurovision 2023 non si terrà in Ucraina: "Mancano condizioni di sicurezza"

L'emittente televisiva Ucraina UA:PBC non avrebbe potuto garantire gli standard di sicurezza per l'evento a causa della guerra e gli organizzatori hanno deciso di spostare l'Eurovision in Gran Bretagna

L'Eurovision 2023 non si terrà in Ucraina: "Mancano condizioni di sicurezza"

L'Eurovision Song Contest 2023 non si terrà in Ucraina. La Kalush Orchestra e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l'avevano auspicato: "Faremo di tutto per accogliere l'Eurovision in una Mariupol libera, tranquilla e restaurata". Ma la speranza si è infranta di fronte all'evidenza. "Le garanzie di sicurezza e operative non possono essere soddisfatte", ha scritto in un comunicato ufficiale l'European Broadcasting Union, l'ente promotore dell'evento che riunisce tutte le emittenti radiotelevisive d'Europa. L'EBU si è presa un mese di tempo per provare a organizzare l'edizione 2023 in una terra martoriata dalla guerra, ma di fronte all'evidenza non è rimasto che alzare bandiera bianca.

Dopo la vittoria della Kalush Orchestra, la macchina organizzativa si è messa subito in moto. Come era successo con la Rai dopo la vittoria di Mahmood e Blanco lo scorso anno, l'EBU ha contattato l'emittente pubblica ucraina UA:PBC per esplorare tutte le possibili opzioni per organizzare la competizione musicale in Ucraina tra dodici mesi. Ma dopo trenta giorni di attente valutazioni è arrivato il triste annuncio. "A seguito di un'analisi obiettiva, il gruppo di riferimento, il consiglio di amministrazione dell'ESC, ha concluso con profondo rammarico che, date le circostanze attuali, le garanzie di sicurezza e operative richieste a un'emittente per ospitare, organizzare e produrre l'Eurovision Song Contest secondo le regole dell'ESC non possono essere soddisfatte da UA:PBC".

L'ente organizzatore ha diffuso il comunicato ufficiale sul proprio sito, ringraziando l'emittente televisiva ucraina (che già aveva organizzato in casa le edizioni 2005 e 2017) per l'impegno profuso nel cercare una soluzione che potesse garantire sicurezza a pubblico e addetti ai lavori. E ha ammesso di avere a lungo meditato sulla scelta di dirottare l'evento verso una nazione più sicura: "Data la guerra in corso dall'invasione russa del paese vincitore di quest'anno, l'EBU si è presa il tempo per condurre una valutazione completa e uno studio di fattibilità con UA:PBC e specialisti di terze parti, anche su questioni di sicurezza. Ma non ci sono le condizioni".

L'Eurovision Song Contest è uno degli eventi più complessi dal punto di vista dell'organizzazione con migliaia di persone impegnate in un lavoro, che richiede mesi e mesi di preparazione. Impossibile, dunque, ad oggi pensare di organizzare l'Esc in una Ucraina ancora devastata dalla guerra. Da regolamento, dunque, spetterà al Regno Unito ricevere l'eredità dell'Italia "Come risultato di questa decisione, in conformità con le regole e per garantire la continuità dell'evento, l'EBU inizierà ora le discussioni con la BBC, in quanto seconda classificata di quest'anno, per ospitare potenzialmente l'Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito".

L'Ucraina avrà, però, un ruolo di spicco nell'edizione del prossimo anno, anche se si svolgerà in una delle città inglesi.

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