Esiste in cucina l’ingrediente perfetto? Quello che può cambiare le sorti di un piatto o l’umore di chi lo mangia? È quello che si propone di scoprire Maria Grazia Cucinotta, che oltre ad essere una grande attrice confessa nella nostra intervista di essere anche un’eccellente cuoca. Proprio seguendo questa sua passione, dopo aver partecipato come concorrente a MasterChef Vip, ha deciso di mettersi in gioco, o meglio sui fornelli, ogni domenica mattina alle 11 su La7 con “L’ingrediente Perfetto”. Giusto in tempo per preparare il pranzo più importante della settimana, quello che vede tutta la famiglia riunita. Ricette semplici le sue, che profumano appunto di ricordi e mescolano ingredienti e sentimenti, racconti di vita e curiosità. Perché per lei, ma forse per tutti, il cibo oltre che nutrimento, è anche passione e amore.
Dicono di lei che è una cuoca eccellente, è vero?
“Devo dire per essere onesta che soprattutto all’estero mi conoscono più per i miei piatti che per i miei film”.
Davvero?
“Mi spiego meglio. Quando ho vissuto a Los Angeles, il weekend cucinavo per tutti i miei amici. Dopo poco che ero lì, hanno scoperto questa mia grande passione e si è sparsa la voce. Cominciavano ad arrivare a casa mia già dal venerdì. Diciamo che si auto invitavano e io passavo il sabato e la domenica a cucinare per loro. Alla fine era molto divertente, così come lo era il fatto che la domenica sera prima di andare via facevano una cosa tipicamente americana, il “doggy bag”. Portavano via tutto e lo mangiavano durante la settimana”.
Per questo motivo ha accettato di fare “L’ingrediente Perfetto”?
“L’ho fatto un po’ perché era un tipo di programma a cui non avevo mai approcciato, a parte come concorrente a Masterchef Vip, un po’ perché mi intrigava impegnarmi in qualcosa di nuovo che riguardasse la cucina. Io come ho detto cucino spesso, quindi l’idea di condividere con i telespettatori qualcosa che faccio quotidianamente a casa mi piaceva molto. Volevo riportare in tv la sensazione di quando vengono a trovarti le amiche e ti metti a cucinare con loro per preparare il pranzo. Nel frattempo fai quattro chiacchiere, racconti un po’ come stai, le cose che ti sono successe e alla fine finisci per parlare di ingredienti. Ingrassano? Sono sani? Hanno calorie? I trucchi per renderli più leggeri. Ecco, questo è lo spirito con cui mi sono approcciata. In più sentivo il desiderio di condividere un’altra mia passione, quella di creare un piccolo orto di erbe sul balcone. Cose semplici, ma che alla fine ti regalano grandi soddisfazioni. Veder crescere le piante, sapere come fare e usarle per cucinare. Questi per me, e spero anche per il pubblico, sono piccoli momenti di felicità”.
Facendo facile umorismo, si può dire che abbia preso suo marito per la gola?
“Direi proprio di sì. E aggiungerei anche che quasi tutti i giorni lo faccio, perché lui è davvero una buona forchetta. A casa mia non c’è quasi mai una sola pietanza per pranzo o cena. Abbiamo sempre un’ampia scelta tra primi, secondi e contorni. Ma questo non mi pesa, perché amo farlo. Cucinare per me è anche una forma d’amore per la mia famiglia”.
Tanti piatti ogni giorno, eppure lei ha una linea invidiabile. Come è possibile?
“Non è detto che devi per forza mangiare ed ingrassare. Con il tempo ho imparato a cucinare anche i piatti siciliani più gustosi, usando meno grassi possibili, facendo attenzione quando friggo ad eliminare tutto l’olio in eccesso. Con un po’ d’esperienza e qualche trucco, puoi mangiare bene, sano e con gusto, senza farti per forza del male”.
Cucinare ha avuto la sua massima espressione durante il lockdown, dove non si trovavano più né farina, né lievito, e tutti si erano messi davanti ai fornelli. Lei come lo ha trascorso?
“Devo dire che anche io mi sono data molto da fare durante quelle interminabili giornate in cui eravamo rinchiusi in casa. Mi torna alla mente che durante il lockdown sono riuscita a pagare un panetto di lievito oltre diciotto euro, quando in realtà ne costa meno di due. Però alla fine mi ha ripagato la soddisfazione di aver accontentato mia figlia e gli amici che hanno passato quel periodo a casa mia: mi chiedevano spesso la pizza. A parte questi ricordi, quello era un momento in cui tutto era difficile. Mi sembrava di rivivere i racconti che mi faceva mia madre sulla guerra, quando era difficile trovare anche un po’ di farina, e un pezzo di pane rappresentava un vero tesoro”.
Ora anche grazie al vaccino, speriamo di esserci messi alle spalle quel periodo. Lei cosa ne pensa in proposito?
“Il Covid ci ha azzerato, ci ha fatto capire quanto siamo vulnerabili. L’arrivo del vaccino ci ha indubbiamente dato una speranza e la possibilità di proteggerci. Io l’ho vissuto come un mezzo per tornare a vivere in modo (semi) sereno”.
Abbiamo capito che è una brava cuoca, ma è anche molto impegnata nel sociale. La sua ultima battaglia è quella per la salvaguardia delle donne afghane. Ha scritto anche una lettera aperta al nostro Presidente della Repubblica in proposito.
“Per me il sociale significa lottare tutti i giorni per quelle che sono le ingiustizie della vita. Devo dire che mi piacerebbe lasciare tutto e dedicarmi solo a quello. Poi però mi rendo conto che per aiutare gli altri in modo importante devi essere una persona visibile, avere popolarità. Devi diventare la voce e la presenza di chi nella vita non ha avuto la mia stessa fortuna. Da sempre non amo le ingiustizie, e non mi fermerò mai, soprattutto quando si tratta di donne. Che siano italiane o afghane o di qualsiasi altra nazionalità, per me contano le vite umane. Sono tutte uguali, e devono essere rispettate allo stesso modo”.
Parlando di tematiche più leggere, la Clerici e la Parodi devono cominciare a temerla?
“Ma no, anzi. Io le guardo entrambe e le adoro. Così come guardo tantissimi programmi di cucina e leggo molti blog. Credo che ci sia sempre qualche segreto da poter scoprire per poter migliorare quello che fai”.
Ha una figlia ormai grande, quale ricetta vorrebbe tramandarle?
“Più che una ricetta vera e propria, vorrei che sapesse fare l’impasto della pizza. È una cosa che mi ha insegnato mia madre ed è presente nel mio dna. Vorrei che un giorno lei sapesse farlo nello stesso modo di sua nonna e di sua mamma.
Per il resto devo dire che è proprio lei che spesso mi spinge a provare nuove ricette. Ho recentemente imparato a fare la cacio e pepe, che non avevo mai provato, e anche molti altri piatti della tradizione romana. Questo per dire che forse è più brava di me”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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