Con una parola Meghan ha disumanizzato la regina Elisabetta

Nel corso dell’intervista con Oprah Winfrey Meghan Markle usa la parola “Firm” per riferirsi alla famiglia reale, una scelta inopportuna che le ha attirato diverse critiche

Con una parola Meghan ha disumanizzato la regina Elisabetta

Se è vero che nei discorsi dei membri della royal family è fondamentale tanto ciò che viene detto, quanto ciò che viene taciuto, ovvero il linguaggio non verbale, è altrettanto importante la scelta delle parole da usare. Durante l’intervista di Oprah Winfrey ai Sussex, Meghan Markle si rivolge alla royal family chiamandola “The Firm”, “l’azienda”. Per esempio la duchessa dichiara: “C’è un ruolo attivo che l’azienda sta svolgendo nel perpetuare falsità su di noi”. Dietro a questo semplicissimo termine si nasconderebbe una strategia di comunicazione ben definita.

Sappiamo tutti cos’è un’azienda. La Treccani specifica che si tratta di un “organismo economico composto di persone e di beni rivolti al raggiungimento di uno scopo determinato”. La caratterizzazione economica è una delle basi su cui poggia questa definizione, che non stona affatto se accostata ai Windsor. Del resto la famiglia della regina Elisabetta è un marchio vero e proprio, “muove” ingenti somme di denaro, anche se non direttamente. Per esempio, come specifica il Time, la royal family ha accesso al Sovereign Grant, una delle fonti di reddito di Sua Maestà, che è basato sui soldi pubblici.

Tutto ciò che viene speso è accuratamente registrato e reso noto. La Regina è anche a capo del Crown Estate, un portafoglio finanziario fondato in accordo con il governo britannico da Giorgio III nel 1760. Quindi la parola “Firm” non è così lontana dall’essenza della royal family. Però non è un’invenzione di Meghan Markle. Secondo l’esperta della casa reale Penny Junor il termine sarebbe stato coniato, in riferimento ai Windsor, dal principe Filippo. A ben pensarci, chi se non lui? Nel suo libro del 2005 “The Firm: the Troubled Life of the House of Windsor” La Junor spiega che il duca di Edimburgo chiamerebbe così la famiglia reale dal giorno del suo matrimonio. Possiamo immaginare che sia un nomignolo in bilico tra l’ironia e il cinismo, un mix che solo Filippo sa dosare con perizia.

C'è anche un'altra ricostruzione della storia che attribuisce al padre della monarca, Giorgio VI, l'uso del termine (si vede anche in una scena del film "Il discorso del Re), ma gli storici concordano di più sulla prima versione. Questo nome è entrato nel linguaggio privato della famiglia, diventando un’abitudine, ma è considerato fuori luogo usarlo in pubblico. In effetti “Firm” mette in evidenza, forse un po’ troppo, l’obiettivo del guadagno. I membri della royal family, invece, preferirebbero mettere al primo posto il servizio alla nazione. Pensate che dopo la Megxit la regina Elisabetta ha puntato tutto sulla coesione tra i membri senior rimasti, riorganizzando la famiglia secondo un progetto chiamato dai giornali “Firm of Eight”, poiché focalizzata sulle figure del principe Carlo e della moglie, dei Cambridge, dei Wessex, della principessa Anna e, naturalmente, della sovrana.

Tuttavia la scelta stilistica di Meghan Markle va oltre le spiegazioni e la tradizione famigliare e agli esperti non è certo sfuggito. Ascoltate bene anche il tono con cui la duchessa pronuncia la parola “Firm”. L’impressione è che la duchessa abbia volutamente evitato il termine “famiglia” poiché rimanderebbe al concetto di calore umano, di vicinanza. “Firm” spersonalizza, disumanizza i Windsor, rendendoli più simili a degli automi, a persone senz’anima disposte a tutto per raggiungere i loro obiettivi. Una vera e propria catena di montaggio in stile “Tempi Moderni” in cui Meghan/Charlie Chaplin rimane schiacciata.

Meghan Markle fa di tutta l’erba un fascio, insomma e ripete lo stesso tipo di tattica quando racconta la vicenda dei commenti razzisti subiti dal figlio per il colore della sua pelle. La duchessa di Sussex, infatti, non rivela il nome del presunto colpevole (ma vengono scagionati la Regina e il marito). Lascia a metà la confessione, in modo che gli spettatori, istintivamente, comincino a sospettare di tutta la famiglia. Così la royal family diventa “The Firm”, un covo di xenofobi dediti solo al denaro, in un continuo dire/non dire, celare ma non troppo che genera confusione in chi ascolta.

Un gioco pericoloso a cui la sovrana tenta di porre fine sottolineando nel comunicato ufficiale che “la vicenda” seppur caratterizzata da “ricostruzioni divergenti, verrà presa sul serio dalla Casa Reale” ma “in privato”.

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