Cultura e Spettacoli

Niente più Martini Dry per la regina Elisabetta: lo vietano i dottori

La regina Elisabetta dovrà dire addio agli amati drink con cui è solita scandire la giornata: i medici vogliono che arrivi in forma perfetta al Giubileo di Platino

Niente più Martini Dry per la regina Elisabetta: lo vietano i dottori

I medici hanno detto basta: la regina Elisabetta dovrà dire addio al Martini e allo champagne per mantenersi in buona salute. Le sarà concesso bere un bicchiere solo in occasioni davvero importanti. Niente strappi alla regola. Riuscirà Sua Maestà ad adattarsi a una vita sobria e “alcohol- free”?

Il no dei medici

Per la regina Elisabetta i mesi a venire si preannunciano “analcolici”. Addio al vermut francese Dubonnet con gin, limone e ghiaccio prima di pranzo. Addio al vino tedesco durante i pasti e al Martini Dry dopo il tè pomeridiano. Addio pure al bicchierino di champagne che concilierebbe il sonno. I dottori sono stati chiari: “È per motivi di prudenza, non ci sono ragioni mediche impellenti”. Il Giubileo di Platino è vicino e Sua Maestà deve arrivarci in forma smagliante, anche a costo di qualche rinuncia. Sarà un grande sacrificio per lei? Possibile. Secondo quanto riporta Vanity Fair, ultimamente la sovrana avrebbe ridotto la quantità di alcol al solo Martini Dry prima di andare a dormire. Inutile dire che i medici le hanno vietato anche quello.

Per questo dovrà adattarsi a uno stile di vita più morigerato, lontano da coppe e flûte “fatta eccezione per qualche occasione speciale”. All'inizio del 2021 la Regina ha persino creato un brand di gin prodotto a Sandringham e nell’Hillsborough Castel and Gardens (Irlanda del Nord), dove possiede una tenuta. Le bottiglie in vendita online erano già tutte esaurite appena otto ore dopo il lancio sul mercato. In effetti la passione per i drink è una vera e propria tradizione famigliare che ha avuto nella Regina Madre uno dei suoi "esponenti" di spicco.

I Windsor e l’alcol

Elizabeth Bowes Lyon, la Regina Madre, non ha mai rinunciato al bicchiere di porto dopo pranzo, all’aperitivo Dubonnet (anche lei), al Martini doppio prima di cena e, per chiudere in bellezza, allo champagne Veuve Cliquot prima di andare a letto. Ed è arrivata alla veneranda età di 101 anni. È andata diversamente alla principessa Margaret, morta a 72 anni dopo una vita forse un po’ troppo sbilanciata a favore del fumo e dell’alcol.

Nel libro Elisabetta e le Altre (DeAgostini, 2021) Eva Grippa racconta un aneddoto molto divertente, che ci dà la reale portata dell’inclinazione ai drink della Regina Madre: “In visita a un giardino a Londra, le viene offerto un tè e alla domanda ‘Lo correggo con del gin’ della sua ospite, immediatamente sbiancata in volto perché resasi conto della figuraccia, [la Regina Madre] risponde serena: ‘Non mi ero resa conto di godere di tale reputazione. Ma mentre ci faccio i conti, forse sì, potresti correggerlo per renderlo grandioso”.

Contrariamente alla madre e alla sorella la regina Elisabetta non avrebbe mai esagerato con i drink. Agi riporta il commento di una fonte, che ha rivelato: “Non si tratta di una rivoluzione nelle abitudini della Regina, che non è certo una grande bevitrice”. Tuttavia, continua l’insider, “sembra un po’ ingiusto che, arrivata alla sua età, debba rinunciare a uno dei suoi rari piaceri”. Viene da pensare al celebre detto “vivere da malati per morire sani”, ma probabilmente non è il caso della regina Elisabetta. I dottori, forse, sperano solo di rinforzare ancora di più la sua già ferrea

html" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener"> salute, in onore al motto “Dio salvi la Regina”.

Commenti