Sanremo 2020

La pazza idea di Jebreal: "Se a Sanremo intervistassi Michelle Obama?"

In attesa della conferma della sua partecipazione al Festival, pare che Rula Jebreal abbia proposto ad Amadeus di portare sul palco di Sanremo niente meno che Michelle Obama. Per parlare con lei di attualità e violenza sulle donne

La pazza idea di Jebreal: "Se a Sanremo intervistassi Michelle Obama?"

La sua partecipazione al Festival di Sanremo non è ancora confermata, ma ha già dato la stura a un mare di polemiche. Rula Jebreal, giornalista anti-sovranista che in passato ha preso parte a varie trasmissioni di Michele Santoro, a cavallo della fine dell'anno è stata oggetto di aspre critiche dopo l'uscita della notizia della sua possibile partecipazione alla manifestazione canora in programma tra il 4 e l'8 febbraio. Potrebbe essere lei, infatti, una delle vallette chiamate ad affiancare Amadeus nel corso delle varie serate. Tuttavia, come scrive il Corriere della Sera, pare che Jebreal non voglia limitarsi a co-condurre il Festival.

L'idea della giornalista sarebbe ambiziosa: portare a Sanremo niente meno che la moglie dell'ex presidente Usa Barack Obama, Michelle, parlando con lei di alcuni temi di attualità, in particolare di violenza sulle donne. Jebreal conosce bene i coniugi Obama. Era stata lei, nel 2018, a presentare l'ex inquilino della Casa Bianca alla Fiera di Milano. La proposta risale ad ottobre, quando Jebreal avrebbe incontrato Amadeus a Milano a margine dell'intervista concessa a Fabio Fazio nel salotto di Che tempo che fa.

Pare che l'incontro sia andato molto bene. Il noto presentatore Rai, infatti, sarebbe rimasto particolarmente colpito da quanto raccontato dalla giornalista (sua madre ha subìto uno stupro e si è suicidata). Non è un mistero che Amadeus voglia dare molto spazio alle donne durante la 70esima edizione del Festival. "Perchè no?", avrebbe risposto il conduttore alla proposta di Jebreal di invitare Michelle Obama e parlare con lei di violenza sulle donne, problematica che la giornalista di origini palestinesi conosce bene avendolo vissuto in famiglia. Senza contare che Jebreal fa parte di di un consiglio di 30 personalità di sesso femminile, nominato dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha il compito di offrire consulenza al G7 sulla legislazione anti violenza.

Ora, però, c'è un problema. Fino agli ultimi giorni del 2019, la partecipazione al Festival di Jebreal era data per scontata. Ora non più, a causa delle polemiche esplose sui social per la patente di "razzisti" data in passato dalla giornalista agli italiani. A cui aggiungere insulti assortiti nei confronti dei sovranisti, da lei accusati di "propaganda xenofoba" ("oggi attaccano me, domani ebrei e disabili"). Durante lo scorso dicembre, la struttura amministrativa della Rai ha contattato più volte la giornalista per affrettarsi a trovare un accordo. Tuttavia, dopo le rivelazioni degli ultimi giorni la trattativa pare essersi interrotta bruscamente. Jebreal, che vive a New York, sarebbe disponibile a mettere tutto nero su bianco.

Ma viale Mazzini frena. Niente Jebreal, niente lady Obama?

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