Coronavirus

Quarantena, Naike Rivelli vuole la cannabis a domicilio

Naike Rivelli invita alla riflessione sulla quarantena sul proprio profilo Instagram: ecco che cosa ha scritto la figlia d'arte sulla consegna a domicilio di cannabis

Quarantena, Naike Rivelli vuole la cannabis a domicilio

Ennesima provocazione di Naike Rivelli su Instagram: chiede se ci sia una consegna a domicilio di cannabis durante la quarantena.

La figlia d’arte, che cerca di far riflettere sull’attualità i follower sui social network, ha pubblicato un video in cui è seduta sulla ringhiera del balcone in slip e copricapezzoli, mentre fuma e sventola un ombrello decorato con foglie di marijuana. "Sos Maria - scrive nella didascalia - qualcuno conosce il numero verde online segreto?!”. In questo modo, la modella cerca di stemperare il clima di quarantena da coronavirus.

In questi giorni, Naike ha pubblicato diversi interventi su Instagram per parlare dell’epidemia che sta affliggendo l’Italia e il resto del mondo. Ha inneggiato al personale ospedaliero che, con tanto impegno, sta fronteggiando il coronavirus, pubblicato una foto con bambini e la scritta “Andrà tutto bene”, polemizzato con l’atteggiamento dell’Unione Europea e ringraziato PornHub per aver reso gratuiti i suoi contenuti. E con mamma Ornella Muti ha realizzato una diretta al balcone con l’inno di Mameli.

Tra i vari aggiornamenti, Naike si è voluta soffermare inoltre sulla visione fatta della serie “Pandemia globale”, telefilm in sei episodi su Netflix che mostra il ripetersi ciclico delle epidemie.

È importante dare importanza alle cose importanti - ha scritto la modella - È fondamentale influenzare le persone a seguire ciò che può fare la differenza nella loro vita è quella degli altri. Siamo una catena di montaggio, che dovrebbe tenersi per mano, sempre. Aiutarci l’un l’altro a capire come stare meglio. Condividere ciò che abbiamo appreso e insegnarlo a nostra volta. Interessarci di cose serie. Amare il nostro corpo, mangiare le cose giuste. Si dà così tanto a chi merita così poco. Forse quello che cercano di sottolineare tanti messaggi e lettere oggi, forse in maniera sbagliata, è questo: perché sappiamo i nomi di tutti i nostri idoli sportivi, musicali, blogger, chirurghi, plastici attori... ma sappiamo poco e niente di chi oggi ha la nostra vita nella sue mani? Un infermiere, un dottore, un ricercatore? Perché tanti di noi hanno le difese immunitarie a zero… e sono più a rischio di altre?! Perché non sappiamo, oggi con tutta l’informazione a disposizione, l’alimentazione e lo sport da fare per essere forti più che mai? Perché seguiamo solo le caz*ate? Perché ? Ho visto Pandemia Globale su Netflix: si sapeva che stava arrivando il coronavirus. Lo sapevano tutti i potenti tranne noi… fermi sui nostri social… a seguire caz*ate”.

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