Cultura e Spettacoli

Rai, i palinsesti tv: troppe conferme, poche novità e fiumi di nostalgia

Appuntamenti confermati, stessi show e conduttori. Nulla di nuovo bolle nel pentolone di viale Mazzini, si punta a riesumare il "Rischiatutto" di Mike Buongiorno

Rai, i palinsesti tv: troppe conferme, poche novità e fiumi di nostalgia

The show must go on. È questo il diktat del piccolo schermo. Ed infatti, dopo i tremendi (e spesso inguardabili) tappabuchi estivi, la Rai ripartirà a settembre con la nuova stagione televisiva. Sono stati presentati oggi a Milano (e tra due giorni a Roma) i palinsesti delle tre reti generaliste di viale Mazzini. Ma la "sorpresa" è che nulla di nuovo bolle in pentola. I cavalli di battaglia sono sempre gli stessi (un po' come i budget) e la voglia di rischiare è sempre meno.

Il Conti bis a Sanremo e un nuovo reality

Un day time confermato quello di Raiuno. Stessi contenitori e conduttori. Che monotonia. Eppure, il direttore della rete ammiraglia, Giancarlo Leone, parla di "una stagione di grandi eventi". Tutte le speranze della rete si concentreranno ancora sui pezzi da novanta: Carlo Conti, Antonella Clerici e Paola Perego. Il conduttore fiorentino resta al timone di Tale e Quale show e I migliori anni, mentre, ed è ufficiale, sarà suo anche il prossimo Festival di Sanremo come direttore artistico e conduttore. La novità più succulenta di Raiuno sarà un reality che avrà come protagoniste le nonne. Tutta vita, insomma.

Poi altri "eventi" come due serate di Panariello che dopo anni di pubblicità, poco divertenti, torna in prima serata in tv. Un buon investimento? Sarà il tempo a dirlo. Un altro evergreen anche la puntata sintesi de I Dieci Comandamenti di Roberto Benigni. Due serate tributo, invece, "toccheranno" a due mostri sacri del piccolo schermo: Pippo Baudo (che si tratti di un addio/omaggio con viale Mazzini?) e Renzo Arbore. Come si dice in questi casi: nostalgia canaglia.

Raidue, la giovane (così pare)

Età media degli spettatori in calo. Una ventata di gioventù esposta dal direttore di Raidue, Angelo Teodoli, come una medaglia sul petto. E programmi che "vincono" non si cambiano, è questa la filosofia anche nella seconda casa di viale Mazzini. Torna Pechino Express che cambierà location e si trasferirà in America Latina (Perù, Brasile e Ecuador), a novembre seguirà a bomba un reality game sul Monte Bianco condotto da Caterina Balivo. Sette vip dovranno scalare la famosa montagna tra mille difficoltà. Insomma, dal calore latino dell'America al freddo nostrano. Ma si sa, le vacanze in montagna sono spesso noiose, figuriamoci uno show.

Conferme da pollice in su per il talent canoro The Voice, che la scorsa stagione ha conosciuto un successo social imponente, e Made in Sud, il programma comico che piace nonostante la discutibile simpatia di alcuni performer.

Ancora sette i protagonisti vip del game comico "Stasera tutto può succede". Un personaggio discusso (la sorgente del fiume di polemiche che scatenerà già si intravede) divorerà la seconda serata di Raidue: il rapper J-Ax condurrà il programma "Sorci Verdi" che vuole raccontare il nostro Paese in modo ironico e politicamente scorretto. In Rai? Impossibile.

Un colpaccio, però, Raidue l'ha messo a segno: la Gialappa's Band, trio solo voce che animava "Le Iene", torna in Rai nella trasmissione sportiva "Quelli che il calcio". Questo sì che è un "rapimento" politicamente scorretto. Ma lecito: la concorrenza è concorrenza, ogni tanto.

Non c'è due senza (la solita) Raitre

La Cenerentola delle generaliste sceglie la stessa strategia delle sorellastre. Daytime invariato. Tutto uguale. Anzi, l'eterno ritorno dell'uguale, per dirlo alla Nietzsche. Salvo poi calare l'asso abilmente nascosto nella manica: Fabio Fazio, erede legittimo, resusciterà il marmoreo quiz che fu di Mike Buongiorno, "Rischiatutto". Un ciclo di 10 puntate nella sua storica collocazione del giovedì sera. Un quiz che sarà "a colori", almeno queste sono le speranze del direttore di rete Andrea Vianello. Una cosa è certa: Fazio dovrà farsi forza e restare sveglio.

Ballarò? Sì, ci sarà. Massimo Giannini? Pure. Del resto, è il talk show più visto della tv, una "sfida non facile che abbiamo vinto". A parole.

Già perché la realtà degli ascolti è un'altra.

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