Cultura e Spettacoli

"Troppi filorussi". E Cartabianca finisce nel mirino

Andrea Romano (Pd) e Michele Anzaldi (Italia Viva) vorrebbero indire una riunione congiunta tra la Commissione di Vigilanza Rai e il Copasir per indagare sugli ospiti di Cartabianca

"Troppi filorussi". E Cartabianca finisce nel mirino

Troppi ospiti filorussi e Cartabianca finisce di nuovo nel mirino della sinistra. In una convulsa riunione notturna della commissione di Vigilanza Rai è nata la proposta di indire una riunione congiunta insieme al Copasir.

L'idea avanzata dal deputato dem Andrea Romano è stata subito abbracciata favorevolmente dal renziano Michele Anzaldi. Oltre all'ormai noto Alessandro Orsini, che ieri ha proposto che l'Italia esca dalla Nato nel caso in cui la Russia attacchi un Paese aderente al Patto Atlantico, ieri erano presenti anche due esponenti vicini al governo di Vladimir Putin. Da Mosca, infatti, era collegata Nadana Fridrikhson, giornalista dell'emittente Zvezda tv che dipende direttamente dal ministero della Difesa russo che ha attribuito la responsabilità del conflitto alla Nato. “La guerra in Ucraina è cominciata otto anni fa, l’ha cominciata il regime di Kiev contro la popolazione del Donbass. L’Europa ha fatto finta di non vedere e di non sapere nulla. La Nato è stata complice”, ha detto la giornalista. Un'affermazione che, sui social, ha generato l'indignazione di molti. Ma, ora, la politica è pronta a intervenire nuovamente, dopo che il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, il forzista Alberto Barachini, solo pochi giorni fa, aveva annunciato la presentazione di un decalogo contro i cosiddetti “talk-show pollaio”.

“Anche se probabilmente non è tecnicamente possibile indire una seduta congiunta tra Vigilanza e Copasir sarebbe bene che i presidenti delle due commissioni tenessero una linea comune e la esponessero all'amministratore delegato Rai Fourtes”, spiega a ilGiornale.it Anzaldi, spiegando che sarebbe opportuno indagare sulla presenza di una personalità come quella della Fridrikhson che è parsa essere non tanto una giornalista indipendente quanto una dipendente dell'apparato burocratico di Putin. “Non vedo perché si debba dare visibilità non a giornalisti liberi, ma a funzionari del regime russo, come avvenuto ieri con la dipendente del ministero della Difesa”, si chiede senza mezzi termini il deputato renziano che ricopre il ruolo di segretario della commissione di vigilanza Rai. “È inutile aver chiuso Sputnik e RussiaToday se, poi, si ospitano certi personaggi in tivù che riportano solo le veline del regime”, attacca nuovamente Anzaldi, fortemente critico verso la conduttrice Bianca Berlinguer che “per un punto d'ascolto fa cose inerrabili”. Insomma, Rai3 da teleKabul sembra essere diventato TeleMosca e il programma del martedì sera una succursale del giornale diretto da Marco Travaglio.

“Perché ci sono sempre tre opinionisti del Fatto Quotidiano e non c'è la rotazione tra i giornalisti?”, incalza il renziano Anzaldi chiedendo un maggior pluralismo nel talk della Berlinguer, sempre più connotato come il megafono della propaganda dei filorussi.

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