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Il Codacons pronto a denunciare Dazn: ecco cosa può succedere

L'Associazione scende in campo a favore degli utenti e prepara una denuncia contro Dazn. Intanto si apre la questione del rimborso agli abbonati

Il Codacons pronto a denunciare Dazn: ecco cosa può succedere

Il Codacons reagisce con forza agli ennesimi problemi tecnici di Dazn, che già nel corso della prima giornata hanno provocato gravissimi disservizi alla trasmissione e alla visione di diverse partite del campionato italiano.

L’Associazione, che depositerà una denuncia per interruzione di pubblico servizio e truffa, ha deciso di scendere in campo a tutela degli utenti: questi ultimi potrebbero essere chiamati a un vero e proprio sciopero, sospendendo il pagamento della quota mensile fino alla definitiva risoluzione di questi eterni problemi tecnici.

"Le denunce degli utenti, infatti, sommergono da ieri i social network: l’indignazione ha raggiunto livelli altissimi, specialmente alla luce dei costi (per nulla ridotti) degli abbonamenti televisivi proposti dalla piattaforma. A fronte di abbonamenti che costano sempre di più, il servizio non fa che peggiorare. Ora dalla Lega e da Dazn ci aspettiamo risposte e soluzioni certe e non più parole al vento", fa sapere il Codacons in una nota.

Da parte sua dopo l'ultimatum della Lega, Dazn si è già scusata per quanto accaduto e ha fatto sapere di essere pronta a rimborsare gli utenti: "In Italia, nel rispetto delle regole esistenti, provvederemo ad erogare un indennizzo a ciascun cliente interessato, che verrà corrisposto secondo modalità rese note nei prossimi giorni. È nostra responsabilità far sì che tutto funzioni. Questo l'impegno che ci prendiamo".

Il caso

Torna la Serie A e tornano i disservizi sulla piattaforma tv di Dazn. Domenica pomeriggio dopo alcuni momenti di black out durante Lazio-Bologna, i problemi di trasmissione sono proseguiti durante i match serali Salernitana-Roma e Spezia-Empoli. A quel punto è partita la forte protesta dei tifosi sui social, inferociti anche per l'aumento del prezzo di abbonamento. E in pochissimo tempo l'hashtag #daznout è finito in tendenza su Twitter.

L'emittente ha organizzato una qualche risposta di fronte ai primi problemi (fornendo appunto i link provvisori di accesso alle gare). Il giorno dopo, il 15, la visione di Hellas Verona-Napoli e Juventus-Sassuolo è andata liscia, senza intoppi (1,7 milioni gli spettatori complessivi). Intanto in una nota il Garante per le Comunicazioni (AgCom) chiede a Dazn forme di rimborso "semplificate", quasi automatiche agli abbonati che non hanno visto le partite il 14 agosto.

Il Garante spiega che il disservizio del 14 agosto, prima giornata della Serie A, è un evento "conclamato" e grave. Per questo gli sportivi hanno diritto a ricevere il denaro senza ostacoli burocratici. Anche la Lega Calcio preme perché la pay-tv risarcisca tutti i suoi clienti del calcio (che sarebbero 1,8 milioni). La pay-tv sta facendo due conti. Non esclude di andare in questa direzione, ma un rimborso totalitario avrebbe un costo di svariati milioni.

Resta da capire quante persone riceveranno materialmente il rimborso. In base alle regole del Garante, l'abbonato ha diritto a ricevere, in un caso del genere, un quarto del canone mensile. Dunque chi ha un abbonamento da 29,99 euro riceverebbe 7,49 euro, mentre chi ha un abbonamento premium da 39,99 euro riceverebbe 10 euro. Ma non è detto che vada a finire così.

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