Sembra che a Las Vegas non vogliano far più entrare Max Verstappen. Non per quello che ha detto, voce isolata, contro il weekend più folle dell'anno. Ma perché vince sempre lui (è al 18° successo stagionale, il 53° in carriera, come Vettel). Una cosa inaccettabile per una città che basa la maggior parte dei suoi incassi sulle perdite altrui. Per vincere questa volta ha dovuto giocare d'azzardo alla prima curva (beccandosi 5 di penalità sacrosanti) e poi aspettare l'aiuto della fortuna che da quelle parti è sempre fondamentale. L'ingresso in pista della Safety Car al 26° giro, per ripulire i detriti rimasti sull'asfalto dopo il contatto tra Max e Russell (giustamente punito e quindi retrocesso all'arrivo), ha avuto l'effetto del bacio di una bella signora sui dadi da far rotolare sul tavolo verde. Ha cambiato la giocata e quindi la gara.
«Mi sono divertito, ma sono ovviamente deluso. Non mi piace parlare dei se, e non lo faccio mai, ma credo che senza la Safety Car la vittoria sarebbe stata nostra. Avere le gomme usate dopo la Safety Car ci ha danneggiato, perché la Red Bull aveva pneumatici nuovi», ha ammesso Leclerc al quale neppure questa volta è bastato partire in pole. Ormai sta diventando una costante: solo in 4 delle 23 volte che è scattato davanti a tutti è riuscito a vincere. A Las Vegas non gli è bastato neppure superare tre volte la Red Bull in pista. Una cosa mai vista prima, come direbbe Marc Gené. Ha passato Max prima che lui rientrasse ai box e poi due volte Perez con il sorpasso all'ultimo giro che lo ha riportato al secondo posto, ma soprattutto passa alla storia come il più bello del gran premio.
Per battere la Red Bull di Max serve la perfezione assoluta e un pizzico di fortuna. La Ferrari è incappata in due eventi contrari (l'assurda retrocessione di Sainz dalla seconda alla dodicesima posizione e la safety car) e lo stesso Charles ha commesso un paio di errori: al via non ha fatto la partenza della vita come aveva promesso, ma è scattato meno bene di Max che poi ha allargato le spalle e lo ha allungato fuori pista (con punizione) e poi sotto attacco di Perez è andato lungo alla curva 14 dovendo inventarsi il contro sorpasso all'ultimo giro. Coppa di champagne (anzi di Ferrari Trento) mezza piena o mezza vuota? Resta l'amaro per la mancata vittoria, ma anche il dolce dei 16 punti recuperati alla Mercedes: ora le lunghezze di distacco dal secondo posto in campionato sono solo 4 a una gara dalla fine.
La gara di Las Vegas, tombino a parte, è stata uno show senza precedenti: spettacolo in pista (quanti duelli, quanti
sorpassi) e fuori con una sfilata di stelle senza precedenti. Forse è davvero stato il più grande spettacolo sportivo dell'anno. Perché oltre allo show, alla fine è arrivato anche lo sport e anche Max ha dovuto sorridere.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.