Eravamo stati così bravi. L'assenza dell'Italia ci aveva costretto a interpretare il Mondiale perfetto, praticamente senza sbavature. Molta analisi logica, rari insulti tra diversi schieramenti tattico-tecnici. Ci eravamo divisi tra le varie nazionali presenti, avevamo tifato per questa o per quella. Ci eravamo appassionati per le partite più improbabili, avevano trepidato per il povero Salah, qualcuno aveva scommesso, come grande sorpresa, sulla Polonia di Lewandoski. Nessuno sulla Germania fuori al primo giro e se c'è stato, beh, complimenti, ha mandato a quel paese noi tutti succubi dell'assioma Lineker sulla superiorità calcistica dei tedeschi. Sui social si discuteva non dico con aplomb british ma neanche con la tradizionale bestialità. Siamo arrivati in ottima forma alla vigilia delle semifinali, pronti a goderci l'ultima settimana del Mondiale.
Però a questo punto la Juventus ha ufficializzato il sogno calcistico del millennio. È arrivato Cristiano Ronaldo e l'incanto si è rotto. Il Mondiale è scomparso dal nostro orizzonte, non ce n'è quasi più traccia. Un po' perché le partite si sono diradate, un po' perché Ronaldo ha risucchiato attorno a sé tutto lo spazio vitale. Però ha fatto anche altro, ci ha spinti nuovamente nel clima da strapaese in cui sguazziamo felici. Siamo tornati a darci dentro con le foto virali, quelle ritoccate con le battute (erano tre settimane che non ne ricevevo, un periodo bellissimo) e gli insulti sui social. Sono ricomparsi De Laurentiis e Nainggolan, l'eterna vicenda societaria del Milan (questa in realtà sono tre anni che ci martella), Ancelotti ha cantato in napoletano e Balotelli non è andato a Nizza. Siamo tornati i soliti provinciali. Questo è lo strano caso del Mondiale terminato prima della finale.
Tutto il mondo è paese, però, forse si sarebbero comportati così anche gli altri se non avessero avuto la nazionale in Russia. Ma gli altri sono più sportivi e aperti di noi, in percentuale. Noi lo siamo stati solo per una ventina di giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.