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Il piano di Alonso: «Serve fortuna»

Il piano di Alonso: «Serve fortuna»

Shanghai. In Cina c’è Alonso che dice subito chiaro e tondo: «Sono realista non posso aspettarmi una situazione completamente diversa da quella delle gare precedenti. In F1 non esistono soluzioni che ti fanno guadagnare un secondo». Per cui: «Non è cambiato nulla, sarà un Gp duro, dovrò fare attenzione alla prima curva perché in Malesia ho rischiato di restare coinvolto nell’incidente tra Schumi e Grosjean». Poi Fernando snocciola il suo piano: «Buona strategia gara, buona gestione gomme e di nuovo la fortuna dalla nostra parte». Sotto che forma? «Pioggia. Perché così magari perdiamo un paio di punti però possiamo guadagnarne molti di più. Con l’asciutto non siamo abbastanza veloci».
A Shanghai c’è ovviamente Massa che deve ribaltare la sua stagione fra Cina e Bahrain altrimenti rischia il posto, e c’è Hamilton che scatterà cinque posizioni dietro causa sostituzione del cambio. C’è anche la Lotus che ha preso la porta in faccia dalla Fia riguardo il reclamo sull’F-duct della Mercedes per cui ne vedremo delle belle alla voce litigi tecnico-regolamentari. Quanto al fare o non fare il Gp del Bahrein, Alonso sostiene che «è difficile per noi parlarne. Se la federazione giudica inadeguato correre, noi ci atteniamo alle decisioni della federazione, non abbiamo tutte le informazioni per prendere le decisioni. Lo sport molto spesso aiuta anche a risolvere i problemi e sarebbe bellissimo che anche questa volta potesse essere così». In linea Massa: «Se ci andiamo è perchè si può e lo sport può portare cose positive. Mi fido della Fia». Sicuro di andarci è il patron di tutto, Ecclestone: «Non ci occupiamo di politica, religione o questioni sociali. Se le autorità locali ci dicono che si può andare, per noi nessun problema. Ci vedremo in Bahrain». Per cui il carrozzone è pronto per la tormentata isola del Golfo Persico.

A meno che il «please, tornate in Europa» non arrivi proprio dagli sceicchi.

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