Tokyo 2020

Tamberi e Barshim, "due ori in uno": cosa dice il regolamento

Il regolamento del salto in alto prevede che, in caso di parità, gli atleti possano accordarsi per dividersi il podio: ecco cosa è accaduto a Tamberi e Barshim

Tamberi e Barshim, "due ori in uno": cosa dice il regolamento

La giornata vissuta domenica 1 agosto 2021 ce la ricorderemo per sempre: ne abbiamo parlato diffusamente e continueremo a farlo. Due ori di quel valore a distanza di 10 minuti l'uno dall'altro è qualcosa che rimarrà per sempre nella storia. Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs ci hanno fatto esultare, commuovere, rimanere estasiati.

Due ori a due atleti

Ma c'è qualcosa che forse, nell'euforia generale, è passata in secondo piano ma rappresenta una curiosità: come è stato possibile che due atleti abbiano vinto entrambi la medaglia d'oro? Solitamente, ogni podio è formato da un atleta per posizione ma, come accaduto ieri con il salto in alto, Gianmarco Tamberi ha convidiviso i 2,37 metri con l'atleta del Qatar, Mutaz Barshim, piazzandosi "ex aequo" al primo posto. I due hanno concluso la gara con la stessa misura e lo stesso numero di errori complessivi e di fronte al giudice di gara hanno optato per il pari merito. Insomma, un'assoluta parità per la quale il regolamento prevede lo spareggio con un solo tentativo all'ultima altezza superata, scendendo qualora non venga superata da entrambi e poi eventualmente risalendo in caso di nuova parità e così via. Ma c'è anche un'alternativa, anche se alle Olimpiadi non era mai successo: che i due atleti si possano accordare per "dividere" l'oro.

Cosa dice il regolamento

Secondo quanto stabilito dal regolamento, infatti, due atleti possono mettersi d’accordo per condividere la medaglia e non continuare a saltare fin quando qualcuno abbia la meglio sull'altro. E ieri, per la prima volta, è successo a Tamberi e Barshim: un po' per la forte amicizia che li lega, un po' per essere sicuri di non perdere la medaglia più preziosa, si sono "spartiti" il bottino d'oro con un abbraccio commovente in mondovisione e tutta la felicità del nostro "Gimbo", risarcito dopo 5 anni di sofferenze e la rottura del tendine di Achille alle precedenti Olimpiadi di Rio 2016. Quando il giudice dice a Tamberi e Barshim che "possono continuare con il jump-off", all'atleta del Qatar un sospetto: si può fare diversamente? Quel "potete" significa che si è già campioni senza dover continiare a saltare. "Possiamo avere due ori?" chiedono al giudice. "È possibile, dipende… se decidete, entrambi siete campioni", è la risposta. A quel punto, Gimbo Tamberi prende la mano del collega-amico dandogli "il cinque" e gli salta addosso esultando assieme a lui. "Si, siamo entrambi campioni, non c'è bisogno di fare altri salti, abbiamo vinto entrambi. Siamo due medaglie d'oro", sono solto alcuni degli ipotetici pensieri di quegli istanti indimenticabili per il qatariota, per Gimbo e per l'atletica italiana.

"Hanno riscritto la storia dello sport italiano". Così Stefano Mei, presidente della Federazione italiana atletica leggera, ai microfoni di "Radio anch'io sport" su Rai Radio 1, commentando le imprese di ieri di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. "Ieri Tamberi ha incassato la cambiale che aveva firmato non saltando nel 2016. Io vedo ogni giorno che i ragazzi sono tranquilli e sereni e che affrontano le gare divertendosi.

Non gli avevamo chiesto la luna ma alcuni l'hanno raggiunta", ha aggiunto Mei.

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