«Il momumento a Montanelli è di una tristezza penosa anche e soprattutto dal punto di vista culturale. È una vergogna più per chi lo ha commissionato che per chi lo ha realizzato. Deturpa l'ingresso ai giardini pubblici ed è il segno concreto di quanto oggi a Milano sia poco considerato il valore della cultura. Anche per questo Montanelli sarebbe andato su tute le furie». Lo dichiara Roberto Biscardini della Rosa nel pugno riguardo al monumento a Indro
Montanelli inaugurato due giorni fa ai giardini di via Palestro. «Quando si celebra un personaggio dell'importanza di Indro Montanelli, bisogna che il monumento e chi lo realizza sia in qualche modo alla sua stessa altezza. Questo monumento non solo non è al livello di Montanelli, ma rappresenza solo la sua mummificazione funeraria. Non c'è in questa opera alcun tentativo di sublimazione del ruolo e della figura del grande giornalista e riduce Montanelli alla raffigurazione di un povero arrotino. Quando saremo al governo della città riconosceremo per Montanelli un ben diverso tipo di celebrazione e questa statua verrà messa da qualche altra parte». Il sindaco Albertini durante linaugurazione aveva parlato invece «un regalo della città che lui non avrebbe voluto ma che di sicuro gradirà».
statua di bronzo dorato ll'ingresso principale del Parco. Llo raffigura, come in una famosa foto, seduto su una pila di giornali con la mitica «Lettera 22» sulle ginocchia intento a scrivere un articolo.
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