Stop al diabete con il bisturi: test anche in Lombardia

Liberarsi dalla schiavitù delle iniezioni d’insulina ora è possibile. Con un’operazione si può guarire dal diabete di tipo 2. Un’opportunità che sperimenteranno da ottobre solo le 200 persone reclutate per lo studio multicentrico coordinato dal professor Nicola Scopinaro, direttore della Divisione di Chirurgia dell’ospedale San Martino di Genova che coinvolge 21 nosocomi, dei quali cinque lombardi: l’Humanitas di Rozzano, il Gavazzeni di Bergamo, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Multimedica di Sesto San Giovanni, l’Ospedale Civile di Desenzano del Garda ed il Presidio Ospedaliero di Magenta. Quest’ultimo però conterebbe per due perché, essendo disponibili due chirurghi, verrà effettuato il doppio degli interventi chirurgici. Questi saranno di due tipi: la diversione biliopancreatica, che consiste nella resezione parziale dello stomaco e dell’intestino con congiungimento del duodeno all’intestino tenue, ed il bypass gastrico che comporta la creazione di una piccola tasca gastrica connessa ad un’ansa intestinale.

Ma coloro che in futuro potranno guarire dal diabete per mezzo del bisturi sono tanti; solo in Lombardia, dei 480mila diabetici, 150mila hanno i requisiti necessari. «A trarre maggior beneficio dall’operazione - spiega Scopinaro- sono i diabetici in semplice sovrappeso». Buone possibilità anche per i lievementi obesi.

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