La storia dell'Umanitaria raccontata in un film

Appuntamento con la storia. Accade giovedì alle 18 in via Daverio dove a essere protagonista della storia è la stessa Società Umanitaria (Per informazioni: Società Umanitaria, tel. 02 - 5796831, www.umanitaria.it).
Alle 18 in auditorium sarà proiettato il documentario «Le case dell'umanitaria» ideato con Tatti Sanguineti e scritto da Gian Piero Rizzo e Alessia Viscardi, con la voce narrante di Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi e le musiche di Giorgio Gaslini. Il film ripercorre le iniziative e le principali attività che hanno fatto dell'Umanitaria un centro formativo e socio-culturale di importanza nazionale.
«Le Case dell'Umanitaria» descrive la singolare figura di Prospero Moisè Loira, illuminato mecenate sempre dedito alla cura degli oppressi, nel contesto degli eventi culturali e sociali che caratterizzano Milano nei primi anni del Novecento: l'Esposizione Internazionale del 1906, il cinema milanese della Comerio Film, Carlo Emilio Gadda e La Meccanica, il dinamismo e il riformismo della «capitale morale» e industriale d'Italia. La Milano simbolo del lavoro produttivo, con una borghesia imprenditoriale all'avanguardia che rendeva le classi operaie partecipi del progresso, educandole, istruendole e facendole partecipare attivamente al clima culturale cittadino.
È in questo contesto di radicale «cambiamento» che l'Umanitaria svolge un ruolo trainante, operando in settori assai diversi, ma accomunati dall'obiettivo di promuovere il miglioramento materiale e intellettuale delle classi più disagiate. Principio base della Società, infatti, è mettere i diseredati nella condizione di sollevarsi con le proprie forze, assicurando, attraverso il lavoro e l'istruzione, la possibilità concreta di affrancarsi dal loro stato.
Personaggio chiave nella storia dell'Istituzione è Augusto Osimo che, dal 1904 al 1923, renderà concreta l'originaria spinta propulsiva tracciata da Loira. Le case popolari di via Solari, la Casa del Lavoro di Alessandrina Ravizza, le scuole professionali, la Scuola del Libro, il Teatro del Popolo rappresentano alcune delle iniziative più rilevanti a cui Osimo dedicherà il proprio impegno. Ripercorrendo la storia della Casa degli Emigranti, struttura aperta alle spalle della Stazione Centrale nell'intento di assistere i lavoratori italiani in transito da Milano verso i paesi europei, e della Casa dei Bambini di Maria Montessori, istituita presso le Case Popolari di via Solari, la rievocazione storica si conclude con il commissariamento dell'istituzione da parte del regime fascista.

Figura simbolo di quest'ultima fase è Riccardo Bauer, che proprio in quegli anni si vede costretto ad abbandonare la carica di Segretario del Museo Sociale.
Nel finale del documentario il presidente Piero Amos Nannini, espone le attuali iniziative dell'istituzione, anticipando i progetti futuri legati all'Expo del 2015.

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