L’arte (italiana) di mettere in scena i Giochi della neve e del ghiaccio

A 100 giorni dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, il nostro quotidiano racconta i retroscena di una manifestazione che va oltre lo sport

L’arte (italiana) di mettere in scena i Giochi della neve e del ghiaccio
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Le olimpiadi non sono mai scontate. Il segreto è riuscire a raccontarle, perché ogni volta lasciano un segno, una storia e cambiano il futuro di città e territori. I Giochi Invernali Milano Cortina 2026 sono sempre più vicini.

Non si tratta solamente di una sfida sportiva, bensì di un racconto di futuro. Un evento del genere, del resto, rappresenta un'esperienza che lascia sulle città un segno indelebile, in quanto proietta ogni storia, ogni strada, ogni personaggio su una ribalta totale. I Giochi sono un evento diffuso che unisce parti anche distanti del territorio intorno a centri nevralgici.

Non è solo Milano, non è solo Cortina: è un flusso che coinvolge tutta l'Italia e la porta al centro della scena. Un appuntamento che diventa fattore attrattivo di opportunità, di investimenti e di popolarità per l'intero tessuto economico del Paese. Insomma: una grande festa mondiale che ha gli atleti di tutte le nazioni come protagonisti. Per chi svolge il mestiere di giornalista sarà un privilegio raccontare Milano Cortina 2026.

Questa magia dello sport - che resta il luogo letterario dove ancora resiste l'epica, come racconto, come passione, come narrazione di gesta umane - sarà al centro del nuovo speciale evento organizzato da il Giornale, in programma oggi a Milano. Negli spazi della Fondazione Feltrinelli, a partire dalle ore 9.30, si susseguiranno interviste e tavole rotonde condotte dalle firme più apprezzate del nostro quotidiano, con la partecipazione di prestigiosi protagonisti del mondo della politica, delle istituzioni, dell'economia e delle sport.

Ad aprire l'iniziativa, che ha come partner Enel e Fondazione Fiera Milano, sarà un colloquio tra il direttore responsabile de il Giornale, Alessandro Sallusti, e Giovanni Malagò, Presidente di Fondazione Milano Cortina 2026 ed ex Presidente del Coni, nonché l'uomo che ha creduto in questi Giochi Invernali quando solo pensarci sembrava una follia e li ha voluti con tutte le sue forze. Seguirà un dibattito sul coraggio degli enti territoriali di mettersi in gioco come organizzazione, rete, lavoro, e un sistema pubblico e privato che si mette in gioco per quella che può essere definita un'impresa che va oltre lo sport ma onora e festeggia lo sport. Il direttore Alessandro Sallusti ne parlerà con il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

La ricca mattinata targata il Giornale proseguirà poi con un confronto sul ruolo del Made in Italy, una macchina che deve funzionare perfettamente, un edificio su fondamenta solide, un orologio preciso che deve scandire il tempo del prima (perché tutto funzioni), del durante (perché regni l'emozione) e del dopo (perché l'eredità rimanga e migliori città e Paese). Stefano Zurlo modererà l'incontro tra Giovanni Bozzetti (Presidente Fiera Milano) e Fabrizio Manni (Head of Sponsorships and Events Enel). Successivamente si andrà a capire come sono stati realizzati i Giochi grazie agli uomini che hanno trasformato la vision a Cinque Cerchi in realtà: Hoara Borselli farà dialogare Andrea Varnier (Amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina 2026) e Fabio Massimo Saldini (Commissario Straordinario del Governo per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 e Amministratore delegato di Simico).

La parola passerà in ultimo alle Storie straordinarie italiane a Cinque Cerchi.

A fianco di Vittorio Macioce e Benny Casadei Lucchi, interverranno infine Manuela Di Centa (2 ori, 2 argenti e 3 bronzi olimpici), Giuliano Razzoli (ultimo campione olimpionico italiano nello sci alpino ai Giochi 2010) e Giorgio Rocca (3 medaglie mondiali, una coppa del mondo di slalom, pronunciò il giuramento olimpico a Torino 2006). L'Olimpiade è all'orizzonte, cento giorni sono un attimo. Non resta che viverla.

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