Strage di Linate: «Annullate le assoluzioni»

L’ultimo atto, oltre sei anni dopo. La strage di Linate arriva in Cassazione. Davanti ai giudici della quarta sezione penale, è iniziata ieri l’udienza sull’incidente tra il Cessna e l’aereo di linea della Sas in cui - l’8 ottobre del 2001 - morirono 118 persone. Con la richiesta del sostituto pg, Angelo Di Popolo: «Annullate le assoluzioni».
L’accusa, dunque, chiede un nuovo processo per i funzionari Enac Vincenzo Fusco, allora direttore dell’aeroporto di Linate, e Francesco Federico, responsabile per gli scali milanesi. Non solo. Per Di Popolo, va confermata la condanna a 3 anni del controllore di volo Paolo Zacchetti, quella di Fabio Marzocca, ex direttore generale Enav (4 anni e 4 mesi), e dei dirigenti Sea Antonio Cavanna e Giovanni Grecchi (3 anni). Infine, è considerata eccessiva la condanna a 6 anni e 6 mesi per Sandro Gualano, ex ad di Enav, per il quale la corte d’Appello è invitata a rideterminare una pena più mite. L’accusa, per tutti gli imputati, è di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
Presenti in aula i familiari delle vittime.

«Ci aspettiamo una conferma delle pene, e che vengano riprocessati i due responsabili della sicurezza dei trasporti, assolti in appello in maniera vergognosa». «Il dramma che abbiamo vissuto - dicono - è stato dimenticato da tutti».

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