Politica

La strategia del popolo azzurro: «Opposizione dura senza inciuci»

Serve più dialogo
Caro Guzzanti condivido il suo sfogo. Subito dopo le elezioni politiche ho commentato la sconfitta della Cdl con amici trovando le cause della sconfitta nel mancato, o scarso, dialogo con la massa. La popolazione italiana risulta divisa al 50% tra destra e sinistra e quella di destra non è tutta «borghese»: c’è tanta gente comune che vota la Cdl per i valori storici della destra oggi molto sentiti quali famiglia e sicurezza.
Molti voti sono andati perduti perché in tutti i partiti della Cdl ci sono dirigenti che forse dovrebbero cedere il passo a persone più fresche (non necessariamente di età): soprattutto in ambito locale. Con un gruppo di amici, al 90% non di sinistra, ho creato alle ultime elezioni amministrative una lista civica per dare uno scossone ai locali dirigenti della Cdl. Al momento però non sembra che abbiano capito quanta gente «normale» abbia voglia di cambiamenti reali. Vogliamo dare voce a chi vuole contribuire al bene del Paese. Per questo, come nome abbiamo scelto «Libera Gente».
Antonio Oliverio
Scendiamo in piazza
Mi trovo in perfetto accordo con il senatore Guzzanti: dobbiamo far sentire la nostra voce! Personalmente sono pronta a scendere in piazza, fatemelo sapere e sarò (con tutta la mia famiglia!) al vostro fianco.
Cristina Pavan
Sandonà
Rivogliamo Berlusconi
Caro Guzzanti condivido la sua analisi e le sue proposte. Tuttavia mi tocca essere meno ottimista di quanto vorrei. Giungono notizie che non fanno ben sperare il cui significato in sintesi è: Berlusconi non sta preparando la squadra adatta per vincere la prossima tornata elettorale. Finché si discute se è meglio la Carfagna o la Gardini e finché non si dice per cosa si vuole combattere e vincere, si fa poca strada.
Di carne al fuoco ce n’è moltissima: immigrati e cittadinanza, libertà di pensiero e dell’individuo in senso stretto; problema energetico; infrastrutture, giustizia. Cosa dice il Cavaliere? Su quali divisioni può contare? Nella mia esperienza milanese, dopo avere fondato i Comitati per le libertà ci siamo resi conto che non avevamo nessuna voce in capitolo; un fantomatico raggruppamento di seniores di Forza Italia a Milano si riunisce ogni tanto con esiti inconcludenti, è una perdita di tempo. Il Cavaliere ha perso mille occasioni. Il suo elettorato vuole chiarezza, parole alte, forti e chiare, non ama il politically correct, mentre per non perdere i Follini e i Tabacci ha perso moltissimi elettori.
Voglia di gridare
Faccio parte di quella gente che freme «perché nessuno l’ha chiamata in piazza», di quella gente il cui grido si spegne tra le mura domestiche, con il cuore già consegnato alla nuova generazione, che osserva perplessa i comportamenti dei grandi. Grazie Guzzanti per il suo slancio che trapassa i formalismi politici per arrivare alla sostanza delle cose. Grazie per la scintilla di speranza che mi ha regalato per qualche istante, attenuando la delusione e lo scoraggiamento che questo tempo abbondantemente elargisce.
Gianmaria Castelli
Un nuovo nome
Perché tante disquisizioni sul partito del presidente Berlusconi? Se proprio si vuole cambiare il nome, sarei per un bellissimo: «Democrazia italiana». Richiama un po’ la Dc, ma servirebbe a non irritare laici e laicisti.
Giovanni Cocchiararo
Massa Carrara
Cavaliere grintoso
Quello che pensavo attualmente su come Berlusconi si sta comportando con l’opposizione, l’ho trovato scritto magistralmente da Paolo Guzzanti. Mi sto ancora chiedendo come mai Berlusconi dopo le elezioni abbia lasciato fare incetta all’opposizione di tutti i posti chiave senza proferire parola. Come è possibile sostenere l’attuale maggioranza su molte cose quando il centrosinistra, con la Casa delle libertà al governo, non ha fatto il minimo sconto? Berlusconi, che ti sta succedendo? Ho votato il Berlusconi grintoso di Vicenza, il programma della Cdl, l’idea di una Italia che aveva cominciato a contare. Ho l’impressione che Berlusconi dia una mano a Prodi. La diplomazia sta nell’essere saggi, confrontandosi con l’altro senza compromessi.
Mario Latino
Soviet al governo
Sui danni che le sinistre stanno facendo, una domanda mi sorge spontanea: Silvio dove sei? Vivo e lavoro in Sardegna, quindi il problema «Soviet al governo» lo vivo doppiamente. Crede che un imprenditore High Tech possa essere mai di sinistra? No, far credere che si rappresentino i sindacati è una farsa; la verità è che si cerca solo il potere. Con l’ultima trovata circa la tassa sul lusso in Sardegna i francesi ci ringraziano con striscioni lungo le coste della Corsica: «Merci monsieur Soru» e gli spagnoli altrettanto. I loro rispettivi incrementi di turismo e posti barca non hanno mai registrato un incremento così alto. Purtroppo però non c’è opposizione! In Sardegna ancor meno! Ho lavorato affinché la gente non cascasse nelle sirene del mortadella, ora è il momento di farci sentire, se necessario nelle strade e nelle piazze. Non possiamo restare immobili di fronte all’arroganza di chi governa e all’ignoranza di chi li vota!
Roberto Cireddu
Distruggono tutto
Sono un imprenditore milanese di 51 anni e ammiro Berlusconi come politico e imprenditore. Quello che ha fatto ha dato i suoi frutti anche se occorrevano altri 5 anni per completare l’opera. Non temo che Berlusconi ci abbia abbandonato, ma temo che Fini e Casini non capiscano la gravità del momento. La sinistra sta avanzando piano piano sempre più e da «incompetenti presuntuosi» stanno tarpando le ali agli italiani: l’islam, le tasse. Facendo finta di litigare fanno passi da gigante, distruggendo in breve quello che Berlusconi ha costruito in tanto tempo e, islamizzandoci, ci tolgono i valori per i quali i nostri avi hanno combattuto: la nostra identità. Non credo che questo governo possa cadere, perché quando la torta è abbondante e le sedie sono comode tutti si mettono d’accordo. Piuttosto ho molta paura, perché la demolizione a volte rende impossibile la ricostruzione.
demis032@yahoo.it
Uniti contro la sinistra
Vorrei unirmi nell’auspicio per un rafforzamento di Fi. Come possiamo pensare di continuare con un governo di sinistra così debole, inutile e disfattista? Come possiamo credere di poter andare avanti dando la cittadinanza a tutti gli immigrati? Come si può accettare un provvedimento come l’indulto senza aver fatto prima una legge ad hoc per poter garantire la sicurezza dei cittadini? Come possiamo credere di avere un futuro in Europa senza proseguire le opere pubbliche? Come si può pensare di accogliere chiunque di qualsiasi religione senza temere futuri terroristi? È necessario che il Polo si liberi di ogni screzio e sia più reattivo e prepotente. E se occorre un contributo, siamo qui apposta, basta un cenno del Cavaliere.
Roberta Bartolini
Genova
E quei 24mila voti?
Finite le vacanze, è necessario mostrare senza tentennamenti che il popolo di Forza Italia esiste ed è determinato a uscire dal tunnel nel quale questo governo ci sta cacciando. Non mi dilungo poiché mi rifaccio all’articolo di Guzzanti e al dibattito nato sul Giornale. Non illudiamoci di poter colloquiare con questa maggioranza né di acquisire crediti con un tale atteggiamento.

Basti considerare come in questi pochi mesi sia stata umiliata la funzione parlamentare! E poi aspettiamo tutti notizie sui famosi 24mila voti con cui la «maggioranza» è divenuta tale. Aspettiamo con ansia che Berlusconi si faccia sentire!
Roberto Mantini

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