Studenti bocciati vincono al Tar: «Esami da rifare»

Per alcuni studenti l’anno scolastico scorso non è ancora finito. Infatti sono state annullate le bocciature; dunque quattro candidati dovranno ripetere le prove dell’esame di Stato. Lo hanno disposti i giudici del Tar della Lombardia su ricorso presentato dall’avvocato Domenico Barboni. «I candidati – spiega il legale – erano allievi del Liceo paritario della Comunicazione “Manzoni” di Magenta e ora dovranno ripetere tutte le prove con una nuova commissione. Il motivo: nella precedente commissione il presidente Francesco Valente era in situazione di oggettiva preclusione alla nomina in quanto da ben tre anni ricopriva l’incarico di preside del vicino Istituto di Istruzione Superiore Statale Einaudi di Magenta, nella cui palestra, tra l’altro, gli allievi del paritario svolgevano le ore di educazione fisica». Una condizione che secondo le regole vigenti è del tutto illegittima. Il decreto ministeriale numero 6 del 17 gennaio 2007 prescrive infatti che «i presidenti e i commissari esterni non possono essere nominati nelle commissioni d’esame operanti nella scuola di servizio, nelle scuole del distretto scolastico della sede di servizio». Una regola che per primo il ministero della Pubblica istruzione aveva disatteso al momento della nomina della commissione e che era decisamente sfuggita anche agli organizzatori regionali delle prove. Ma il padre di un alunno che si era visto bocciare il figlio a suo dire ingiustamente, aveva scoperto il cavillo giuridico che poteva mettere in crisi l’intera operazione.

Da qui il ricorso dell’avvocato Barboni, anche a nome di altri tre candidati che il Tar ha accolto e che consentirà agli interessati di rimettersi in corso per conquistare quel diploma che era sfuggito loro la scorsa estate.

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