Su Facebook tutti contro le buche di Roma. Attivi oltre 100 gruppi

La guerra alle buche passa anche attraverso il web. A partire da febbraio, ha annunciato il Campidoglio, i cittadini potranno fare la loro parte indicando con l’ausilio di Internet le anomalie del manto stradale da loro ravvisate. Ma a dire il vero sulla Rete qualcuno già si era dato da fare in tal senso. Su Facebook si contano un centinaio di gruppi (praticamente un record) dedicati a crateri e voragini, rovina delle strade di questa città. Tantissimi gli iscritti: si va dal gruppo «Grazie alle buche di Roma il mio meccanico dorme sogni tranquilli», con 1600 membri all’attivo, all’ancora più esplicito «Al posto delle buche a Roma ci sono i crateri», che vanta la bellezza di 2mila adesioni, giusto per fare un paio di esempi.
Proteste, lamentele, ma anche tante segnalazioni. Sul social network prende forma una mappa amatoriale delle buche di Roma che viene aggiornata di continuo. Vedi il gruppo «Segnalaci la buca», con 724 iscritti, il cui scopo, leggiamo nella nota di presentazione, è quello di «monitorare il manto stradale della città». Per capire quali strade è meglio evitare basta dare una rapida scorsa ai commenti lasciati in bacheca dagli utenti: occhio al lungotevere in direzione ponte Milvio, prestare attenzione sotto il ponte dell’Olimpica all’altezza di villa Pamphili, pericolo per gli scooter su via Emanuele Filiberto, alla Balduina girare alla larga da via Nevio e da via dei Massimi. E ancora: «Su viale dei Quattro Venti - scriveva Mimmo a Natale - segnalo una buca molto pericolosa per i motorini situata al centro della strada e profonda dai 10 ai 15 cm». «Sulla circonvallazione Clodia - ha lasciato detto Alessandro - buche di fronte ai numeri civici 165 e 82». «Con la pioggia - è insorta Livia la settimana scorsa - via della Pisana sta ridiventando intransitabile». Da segnalare anche il gruppo «Adotta una buca», a metà tra il serio e lo spiritoso, che di iscritti ne ha più di 1.700. «Adotto le buche sulla Collatina - si fa avanti Alessandro - come le riempiono si riaprono». «Adotto una delle buche che stanno all’uscita del Raccordo per La Rustica - irrompe Elisa - possibilmente quella dove buco sempre». Dulcis in fundo, Claudio: «Non dimenticatevi della baby-buche che, come i bambini, ora sono piccine e fanno quasi tenerezza ma, tempo un attimo, crescono e diventano grandi. Io sono pronto ad adottare un’intera scolaresca che si sta sparpagliando in viale delle Mura Aurelie».
Uomini, donne, giovani, meno giovani, automobilisti, centauri e perfino qualche pedone. A frequentare i gruppi che su Facebook si occupano delle disgrazie del manto stradale è un’umanità variegata unita da un sogno comune. C’è chi ci scherza sopra e chi di scherzare non ha più voglia.

Chi, come Giuliano, ha l’avantreno della macchina «sbrindellato» e non sa a chi chiedere i danni e chi, come Alessandra, lo scorso anno è andata dal gommista per ben tre volte. E, come se non bastasse, da qualche parte si legge che c’è persino qualcuno che le buche di Roma le ha raccolte in un album fotografico e messe on line su un apposito sito web.

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