Sul palco Daniele Silvestri: «Macchè crisi, salirò ancora»

Sul palco Daniele Silvestri: «Macchè crisi, salirò ancora»

È uscito lo scorso mese Monetine, ovvero il suo primo vero «the best», dopo quello del 2000 forse prematuro. Come spesso accade a chi si rifugia nelle raccolte, anche contro Daniele Silvestri sono state lanciate molte critiche. Ingiustificate, secondo quanto dichiara al Giornale il cantautore romano: «La mia non è stata crisi di creatività o esigenza commerciale. Da molto avvertivo il bisogno di farmi conoscere anche per quello che sono stato. Con l'inaspettato successo di Salirò e Paranza la gente ha pensato che Daniele Silvestri fosse soltanto quello. E invece sono anche altro». Ecco che un bel «greatest hits» (con annesso un inedito, Senza far rumore) è quello che ci vuole per ripercorrere una carriera oggi quindicennale.
Il musicista pubblicò il primo cd nel 1994, quell'omonimo Daniele Silvestri che vinse il Premio Tenco come migliore opera prima dell'anno. Il secondo album, Prima di essere un uomo (1995), conquistò il disco d'oro. Quello è l'anno della primissima apparizione a Sanremo, nella sezione giovani, con L'uomo col megafono: Daniele cantava seduto su uno sgabello, mostrando alcuni cartelli colorati con le frasi più significative della canzone.
Da lì poi altre 3 apparizioni al Festival e altri 5 album di inediti: Il dado (1996), Sig. Dapatas (1999), Unò-dué (2002) e Il latitante (2007). In mezzo diverse collaborazioni per la realizzazione di musiche per cinema e teatro, attività che sarà sempre più presente già a partire dai prossimi mesi: «Attualmente preferisco il teatro, dato che è da più tempo che non mi ci dedico. Ho diversi progetti in vista del prossimo autunno e ho anche la fortuna di poter scegliere tra di questi. Forse una parte delle musiche che sto realizzando per il teatro confluiranno in un nuovo progetto discografico. Ma è ancora presto per parlarne».
Rimanendo al presente, questa sera il cantautore si esibirà a Castellazzo di Bollate, presso Villa Arconati, in un concerto che si preannuncia antologico: «Io e la mia band di sempre (alla batteria Piero Monterisi, al basso Gabriele Lazzaretti, alla chitarra Maurizio Filardo, alle tastiere Gianluca Misiti e alle percussioni e tromba Josè Ramon Caraballo) suoneremo tutto il nostro repertorio. Sarà uno performance diversa dal solito.

Stavolta ci sarà un filo conduttore per tutta la sera (non più 3 parti ben distinte: rock, acustico e dance, ndr), con una parte centrale in cui chiederò l'attenzione del pubblico suonando i pezzi meno celebri».
Daniele Silvestri
Villa Arconati
Castellazzo di Bollate,
venerdì 27, ore 21
Tel 0235005520

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