Sul palco del Dal Verme in scena i premiati Nel discorso alla città la risposta a Tettamanzi

Sullo stesso palco l’imam moderato di via Padova, Mahmoud Asfa, e il pm Stefano Dambruoso, che proprio a Milano si è affermato come il maggior esperto di terrorismo internazionale. Ma anche i vigili del nucleo Tutela trasporto pubblico, quelli dei bus blindati con cui venivano trasportati in questura i clandestini, una candidatura fortemente sponsorizzata dalla Lega. In scena oggi alle 10 al teatro Dal Verme l’edizione 2009 degli Ambrogini d’oro, e va da sé che a tenere banco sarà la difficile convivenza tra immigrazione, integrazione e legalità. Tema forte che non verrà trascurato dal sindaco Letizia Moratti nel suo discorso alla città, prima di consegnare le civiche benemerenze. Sarà la risposta anche al cardinale Dionigi Tettamanzi, che venerdì scorso nel pontificale di Sant’Ambrogio non ha risparmiato un duro richiamo alle istituzioni sugli sgomberi dei rom («la risposta della città e delle istituzioni non può essere solo l’azione di forza, senza alternative e prospettive», ha affermato) e su ciò che serve per rendere grande Milano («non bastano i grattacieli, i ponti, gli edifici»).
La Grande medaglia d’oro quest’anno è alla memoria di don Carlo Gnocchi, le medaglie d’oro alla memoria a Camilla Cederna e al poeta Giovanni Raboni. Le Grandi medaglie d’oro vanno invece al Pio Albergo Trivulzio nei cento anni dalla fondazione, ai Salesiani di Don Bosco che ne compie già 150 e all’ospedale Niguarda che invece è «ancora» fermo a settanta candeline.
Candidata direttamente dal sindaco, riceverà l’Ambrogino da Letizia Moratti il presidente di Fininvest e Mondadori Marina Berlusconi. Voluto dal primo cittadino anche il premio all’ex capitano del Milan Paolo Maldini e agli stilisti Dolce e Gabbana. Tra le 50 medaglie d’oro e i quaranta attestati di civiche benemerenze, spiccano anche i nomi della regista Andrèe Ruth Shammah, il presidente della Triennale Davide Rampello, il fondatore dello Slow Food Carlo Petrini, l’architetto Stefano Boeri, il direttore di Libero Maurizio Belpietro e quello della Stampa Mario Calabresi, di monsignor Franco Buzzi prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e del presidente dell’Airc Bona Borromeo.
L’Ambrogino «entra» anche in discoteca, con il riconoscimento al «Plastic». Il Comune premia l’associazione genitori e amici di omosessuali (Ageda), Peter Bayuku Konteh, della Sierra Leone, che da anni promuove il progetto di integrazione Microcammino e il giornale di annunci economici «Secondamano».

In scena anche i comitati, come quello di Abruzzi-Piccinni balzato sulle cronache per le iniziative anti-writers: i cittadini sono scesi in strada armati di secchiello e spugna per cancellare le scritte dai muri del quartiere. Il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri ricorda che «l’ingresso è aperto a tutti» e auspica «che il teatro sia pieno e questa occasione aiuti tutti a sentire l’orgoglio di essere milanese».

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