Sulla Cassia inevitabile la gimkana tra le buche

Siamo in tanti a dover giornalmente percorrere la Cassia. Siamo in tanti a dover affrontare questa odissea quotidiana. Sarà perché la proprietà è passata dall’Anas alla Regione Lazio. Sarà perché la sua gestione per le opere straordinarie è riservata alla società formata dalla Regione e denominata Astral, mentre la manutenzione ordinaria è demandata alla Provincia. Il fatto è che l’importante consolare risulta impraticabile per chi non voglia esercitarsi in gimcane. Si poteva ipotizzare che la mancata manutenzione riguardasse solo i tratti che attraversano comuni della Tuscia non gestiti dal centrosinistra, come Proceno, Montefiascone e Bolsena. Invece la “democrazia delle buche” non conosce colore politico: anche nel territorio di competenza del comune di Acquapendente la situazione non è migliore. In realtà ogni tanto si incontra lungo i 50 Km a nord di Viterbo una squadra della Provincia che prova a tappare le buche. Al ritorno pensi che la situazione sia stata ripristinata. Invece no. Ovviamente una squadra non può che risolvere il problema per pochi chilometri. All’indomani, alla prima pioggia, anche questi pochi interventi diventano vani. È necessario dunque trovare soluzioni definitive. Speriamo che l’assessore Rizzello si degni di incontrare il suo collega di partito e di giunta regionale e finalmente concordino un piano urgente di lavori per la Cassia nord. Ma non solo a parole come preannunciato un anno fa. Non dovrebbe essere difficile perché, a detta di tutti, l’Astral è una delle poche società pubbliche che ha a disposizione adeguate risorse economiche, grazie ai trasferimenti Anas. La situazione naturalmente non riguarda solo la parte nord del Viterbese ma quasi tutte le strade provinciali versano in condizioni pietose.

Ma dove è la Regione e cosa fa per risolvere il problema? E, ancora, l’amministrazione provinciale quali iniziative, al di là della propaganda, sta mettendo in atto per sistemare le strade? I pendolari della Tuscia e gli sfortunati automobilisti (o, peggio ancora, motociclisti) che ogni giorno percorrono la Cassia si augurano che quanto prima qualche amministratore si accorga dei pericoli dovuti alla scarsa manutenzione e affronti il problema. Finora Marrazzo e Mazzoli evidentemente sono stati “in tutt’altre faccende affaccendati”.
(*)Consigliere provinciale Pdl

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