Associazioni, partiti, molti politici ma anche tanti cittadini hanno voluto testimoniare ieri sera con una fiaccolata la loro solidarietà alla famiglia di Andrea Sannicandro, il tabaccaio di viale Monza 9, che si è suicidato, strangolato dagli usurai. Erano circa 300 in strada, da viale Monza fino a Porta Venezia. Tra loro anche il vicesindaco Riccardo De Corato, lassessore regionale alla Sicurezza Stefano Maullu, Antonello Patta, leader di Rifondazione Comunista in Provincia, Giorgio Montingelli, consigliere dellUnione del Commercio, e Paolo Uguccioni, presidente del Comitato Venezia-Buenos Aires.
Sannicandro era in difficoltà economica da un paio danni e la crisi economica lo avevano messo con le spalle al muro. Ha provato a ottenere dilazioni dalle banche, che per tutta risposta hanno subito mandato in protesto i suoi effetti, spedendole dritto nelle braccia degli strozzini. Dopo la sua morte, il fratello Arcangelo ha accusato esplicitamente oltre alle banche, anche le istituzioni, per non aver creato una rete di protezione attorno ai piccoli imprenditori in difficoltà. «Non cè sottovalutazione del fenomeno dellusura - detto il prefetto Gian Valerio Lombardi - anzi cè grande attenzione e comunque sullepisodio specifico la dinamica è ancora da chiarire».
«Il Comune ha intenzione di costituirsi parte civile per questa triste vicenda - rivela il vicesindaco De Corato -. Parlerò con lavvocatura, lidea è che fatti come quello di Andrea creano un danno dimmagine alla città.
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