Tabacci copia la Moratti sulla fusione Atm-Trenord

Dopo un esordio al vetriolo, in cui l’assessore al Bilancio del Comune Bruno Tabacci ha accusato l’ex sindaco Letizia Moratti di avere imbrogliato i milanesi sui conti, salvo poi smentirsi da solo - brucia ancora la geffe sulla dismissione delle quote Serravalle - il Tremonti della giunta Pisapia si riserva nell’ombra di adottare i provvedimenti avviati dalla precedente amministrazione

Criticare a prescindere, salvo poi prendere quello che di buono è già stato fatto. Dopo un esordio al vetriolo, in cui l’assessore al Bilancio del Comune Bruno Tabacci ha accusato l’ex sindaco Letizia Moratti di avere imbrogliato i milanesi sui conti, salvo poi smentirsi da solo - brucia ancora la geffe sulla dismissione delle quote Serravalle - il Tremonti della giunta Pisapia si riserva nell’ombra di adottare i provvedimenti avviati dalla precedente amministrazione. E di metterci il cappello. Primo atto «di calco» riguarda la vendita delle azioni Sea, operazione messa a punto dalla giunta Moratti e votata all’unanimità dal consiglio comunale, per dare una significativa boccata di ossigeno alle casse di Palazzo Marino. Tabacci, infatti, non solo ha dato il via libera allo sbarco in piazza Affari del 35% di Sea, che permetterà al Comune di attingere per il 2011 ai dividendi ordinari (40 milioni) più quelli straordinari (120 milioni), ma sta cercando di far lievitare ulterioremente il bottino, per prendersi il merito. Mettendo a frutto le sue deleghe ai rapporti con Roma, Tabacci sembra stia cercando di far sbloccare il Decreto della presidenza dei ministri, fermo da anni, che consente di aumentare le tariffe aeroportuali legandole agli investimenti, consentendo quindi un’ulteriore valorizzazione.
Ieri Tabacci ha vagheggiato una possibile fusione tra Atm e Trenord, la società di trasporto pubblico regionale nata dalla fusione di Trenitalia e Le NORD, scartando definitivamente il piano di fusione tra Atm e Gtt le aziende di trasporto pubblico locale di Milano e Torino. «Non penso si possa andare ad integrare le rispettive aziende di trasporto cittadino (Atm e Gtt) - ha spiegato ieri a margine dell’incontro tra il sindaco Pisapia e il collega di Torino Piero Fassino -, per noi sarebbe forse più interessante ragionare, in un’ottica di area metropolitana, su un’eventuale fusione o integrazione sulla produzione del trasporto, tra Atm e Trenord».
Peccato che anche questa operazione sia il frutto del lavoro della precedente amministrazione, attaccata violentemente proprio sulle politiche economico finanziarie da Tabacci. Già lo scorso marzo, infatti, Letizia Moratti aveva creato un tavolo di lavoro congiunto che preparasse le due aziende dei trasporti a un’eventuale fiusione. «Con il presidente Formigoni – spiegava il 30 marzo - abbiamo già messo al lavoro i nostri tecnici per studiare un progetto allo scopo di creare con Atm un soggetto finalizzato a trovare sinergie e coordinamento del servizio sempre più integrato nell’area della grande Milano». «Sono anni che si parla della fusione - interviene l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo - dopo aver rafforzato Trenord, noi siamo pronti. Ora però si passi ai contenuti e non si continuino a fare annunci vuoti».
Per quanto riguarda l’alleanza tra Milano e Torino che ha preso il via ieri con l’incontro tra Pisapia e Fassino e i rispettivi assessori a Cultura, Bilancio e Trasporto, si giocherà comunque in ambito economico con l’obiettivo di portare con forza a Roma la richiesta di «proposte innovative rispetto al Patto di Stabilità per contribuire al rilancio del Paese in modo meno traumatico» perchè «la linea attuale ha messo in ginocchio gli enti locali».

«Con l’assessore al Bilancio Passoni - spiega Tabacci - abbiamo ribadito la necessità di una collaborazione stretta per attuare iniziative contro la manovra del governo che ha influenza sui bilanci comunali. Sono necessarie azioni comuni tra Torino e Milano ma credo anche interlocuzioni con il governo».

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