Minimo investimento (cosa potrà mai costare un taglierino?), minimo sforzo, il bandito sarà rimasto in banca un paio di minuti, e massimo risultato: 100mila euro. A tanto infatti ammonta il bottino di un audace e ben informato bandito che si è presentato alla Cassa di Risparmio di San Miniato per «intercettare» la borsa dei soldi che di lì a poco avrebbe dovuto ritirare in furgone portavalori.
Lassalto è avvenuto ieri verso le 13.30, pochi minuti prima della chiusura per la pausa pranzo, in via Mazzini 20, in pieno centro. È entrato un uomo di 30-35 anni, tutto vestito di nero: camicia, senza cravatta, pantaloni, e casco - nero - in mano. «Sarà stato alto un metro e 70 circa, robusto, capelli neri e lunghi e baffi e pizzetto, nel complesso un bel ragazzo» ha aggiunto ai carabinieri una cassiera.
Il «bel ragazzo» ha puntato alle casse, ha estratto un taglierino e ha detto esplicitamente: «Datemi il sacco che avete preparato per la consegna alle guardie giurate». Una richiesta che dimostrava quanto il bandito fosse perfettamente informato dei movimenti della banca. In quel momento negli uffici cerano solo impiegati, nessun cliente, e il direttore Marco I., 38 anni, originario di San Miniato, sede centrale della banca, in provincia di Siena, ha dato ordine di obbedire.
Il balordo ha afferrato i sacchi ed è uscito incamminandosi a piedi verso piazza Missori. Anche se il casco nero in mano, lascia indicare che ci fosse una moto, forse con un complice, ad attenderlo. A quel punto è partito lallarme, girato ai carabinieri, che in quel momento presidiavano la zona.
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