Ecco un'idea al contrario: per fare surf di solito le onde si cavalcano, ma a Milano, su quel «mare nostrum» chiamato Naviglio Grande, accanto alla centrale termoelettrica di Turbigo, è l'onda a scorrere sotto la tavola e ai piedi di questi emuli di Point break in chiave meneghina. L'onda, davvero anomala, nasce da un gradino di 20 centimetri che provoca un piccolo salto e tanta schiuma. L'acqua «lanciata» dalla centrale trova dopo 50 metri questo ostacolo e fa «il suo dovere». Fatevi un giro su youtube per avere un'idea, ma i surfer l'hanno capito e, per mantenersi in allenamento, non cercano più oceani e latitudini lontane, ma si danno appuntamento qui.
Queste acque già avevano ingolosito amanti del wakeboard e della canoa: ora si aggiungono alla «corrente» anche i surfer.
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