Addio al grande Maurizio Scaparro: lavorò al fianco di Strehler

Contribuì alla nascita del teatro pubblico e della moderna regia nell'immediato dopoguerra

Addio al grande Maurizio Scaparro: lavorò al fianco di Strehler

È venuto a mancare quest'oggi, venerdì 17 febbraio, il grande Maurizio Scaparro. Nato nella Capitale nel 1932, il regista, che aveva compiuto 90 anni lo scorso 2 settembre 2022, si è spento nella sua casa romana. Era l'ultimo esponente di quel gruppo, del quale fu capostipite l'indimenticato Giorgio Strehler col Piccolo di Milano, che contribuì nel dopoguerra a far nascere il teatro pubblico e la regia moderna nel nostro Paese.

La carriera

Iniziò la propria attività operando come critico d'arte su alcune testate giornalistiche, come l'Avanti!, prima di dedicarsi alla rivista Teatro Nuovo, da lui findata nel 1961. Mosse i primi passi al Teatro Stabile di Bologna, divenendo successivamente direttore artistico dello Stabile di Bolzano. Nel 1983 lavorò a Parigi al fianco proprio di Giorgio Strehler e poco dopo assunse la carica di direttore artistico del Teatro di Roma, che occupò continuativamente dal 1983 al 1990. Fu commissario straordinario dell'Ente teatrale italiano (Eti) e direttore artistico dell'Olimpico di Vicenza. Tra il 1997 ed il 2001 ricoprì il medesimo ruolo per il Teatro Eliseo di Roma.

Non abbandonò mai la sua passione per la regia teatrale, di cui si occupò parallelamente ai propri impegni di direttore artistico. Debuttò al Festival dei due mondi di Spoleto nel 1965 con "La Venexiana", commedia di un anonimo cinquecentesco.

Tra gli incarichi più importanti da lui ricoperti anche la direzione del Festival Internazionale di Teatro all'interno della Biennale di Venezia, nel periodo compreso tra il 1979 e il 1983. Nella città lagunare diede anche il suo contributo nella realizzazione e presentazione di una parte delle manifestazioni in programma per il Carnevale di Venezia del 1995.

Esordì alla regia cinematografica nel 1983 presentando il Don Chisciotte, opera tratta dall'omonimo romanzo di Miguel De Cervantes, che vide impegnato come attore protagonista Pino Micol. Svolse inoltre attività didattica come docente di Storia di Teatro per l'Università telematica internazionale dei canali Rai Nettuno Sat.

Il cordoglio

"Con Maurizio Scaparro l'arte teatrale italiana perde uno dei suoi interpreti più grandi che, nella sua lunga e straordinaria carriera, ha lasciato il segno e ricordi indelebili anche in Veneto", ha commentato Luca Zaia, come riportato da Il Gazzettino.

"È stato uno dei grandi protagonisti della nascita del teatro pubblico e della moderna regia in Italia", ha aggiunto il governatore del Veneto, "quando se ne va una persona come Scaparro l'intera cultura nazionale e internazionale perde con dolore una figura insostituibile".

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