Chi è il regista con gli occhiali che Sinner ha snobbato al Roland Garros

Il pubblico italiano furioso con Spike Lee, protagonista sugli spalti di un tifo ritenuto eccessivo nei confronti di Alcaraz

Chi è il regista con gli occhiali che Sinner ha snobbato al Roland Garros
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Non sarà di certo sfuggito all'attenzione dei milioni di telespettatori italiani che la scorsa domenica hanno assistito alla finale del Roland Garros il grande trasporto con cui il regista Spike Lee ha tifato per Carlos Alcaraz.

Inquadrato in più di una circostanza dalle telecamere installate sullo Philippe Chatrier di Parigi, come di solito accade per tutti gli eventi sportivi a cui partecipa, il regista statunitense è risultato inviso ai tifosi di Jannik Sinner per i suoi atteggiamenti sopra le righe. Basti pensare alla scena patetica e agli sguardi sofferenti con cui ha vissuto i tre championship points che il nostro tennista ha avuto sul 5-3 del quarto set e che poi Alcaraz è riuscito ad annullare: un'espressione contrita e a tratti quasi lacrimevole che non si è vista sul volto dei genitori del tennista spagnolo né tantomeno in quello degli uomini del suo team.

Che a Spike Lee piaccia stare al centro dell'attenzione non è di certo una novità: figura onnipresente al Madison Square Garden di New York per le partite casalinghe degli amati Knicks, quest'anno ha già dovuto ingoiare il boccone amaro dell'eliminazione dei suoi in finale di Eastern Conference per mano degli Indiana Pacers del devastante Tyrese Haliburton. Senza considerare che nella finale di Champions League si è mostrato con orgoglio davanti alle telecamere mentre indossava la maglietta gialla con cui l'Inter è scesa in campo, prendendo poi 5 gol dai vincitori del Paris Saint-Germain. Visti i precedenti, noi tutti speravamo che potesse incassare la sua terza delusione consecutiva, ma purtroppo ciò non è accaduto.

Jannik ha dovuto giocare in campo non solo contro il suo rivale storico, una vera e propria bestia nera con cui ha vinto solo 4 dei 12 incontri totali, l'ultimo dei quali risalente al 2023, ma anche contro il sostegno forsennato dei francesi per lo spagnolo. Non che ci si possa attendere il tifo a favore di un italiano da parte dei transalpini, proverbialmente invidiosi nei nostri riguardi, ma sugli spalti si è assistito anche al singolare show del regista statunitense, che ha catalizzato, come adora fare, l'attenzione delle telecamere anche sul centrale del Roland Garros.

Il dramma di Spike Lee e l'esultanza per ogni punto di Alcaraz, così come quella seguita alla vittoria finale, non può essere sfuggita ai telespettatori italiani, che hanno infatti inondato i social di messaggi di biasimo nei suoi confronti, ma non è passata di certo inosservata anche al tennista italiano. Così tanto che una scena nel post partita ha catalizzato l'attenzione di tutti: quella in cui Jannik, come sempre cortese nei confronti dei tifosi sugli spalti, ha deciso di firmare qualche autografo nonostante la grande amarezza e di certo la voglia di entrare il prima possibile negli spogliatoi e di lasciarsi alle spalle la terribile giornata conclusiva del Roland Garros.

Quando si è avvicinato alla zona in cui si trovava Spike Lee, il registra americano si è letteralmente spellato le mani per applaudire e farsi sentire dal nostro tennista, col chiaro obiettivo di attirare la sua attenzione. Sinner ha continuato a soddisfare le richieste dei presenti, senza tuttavia degnare neppure di uno sguardo Lee, che si è sporto in avanti e poi lo ha indicato come a volersi complimentare con lui nell'attesa di un cenno: niente di niente, e stavolta il regista si è dovuto accontentare di fare da comprimario nelle riprese televisive, con suo grande disappunto.

Che Jannik lo abbia fatto o meno di proposito, dal momento che aveva altro a cui pensare, non è dato saperlo, ma le immagini hanno fatto il giro del web.

Le reazioni degli italiani dinanzi alle scene di tifo esasperato del regista al Roland Garros sono state cariche di astio."Non guarderò mai più un film di Spike Lee in vita mia", ha commentato più di una persona in calce al video divenuto virale sui social.

"Fa veramente male perdere contro un pubblico schifoso e un personaggio che fa il clown davanti a uno che non provoca mai", aggiunge un utente, "Ma ci siamo abituati: il Male vince spesso. Forza Sinner sempre. Ah, Spike Lee: "Miracolo a Sant'Anna" è una me**a". "Non me ne frega niente della critica cinematografica: Spike Lee tu non mi sei mai piaciuto", commenta un altro.

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