Alcaraz demolisce Medvedev e torna numero uno al mondo

Il tennista iberico continua a impressionare: è il più giovane ad aver vinto in entrambi i tornei del "Sunshine Double"

Alcaraz demolisce Medvedev e torna numero uno al mondo
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Il nuovo fenomeno del tennis mondiale Carlos Alcaraz aggiunge un ulteriore prestigioso sigillo alla sua ancor breve carriera, portando a casa il trofeo di Indian Wells e, complice anche l'esclusione di Novak Djokovic dalla tournée americana per le oramai note questioni connesse al vaccino anti-Covid, riagguanta al contempo la vetta del ranking Atp.

Torneo dominato

Basta dare uno sguardo ai numeri per comprendere la netta superiorità sulla concorrenza palesata dal tennista di El Palmar: nessuno degli avversari incontrati lungo il cammino fino al celebre trofeo di cristallo, infatti, è riuscito a portarsi a casa almeno un set per rendere meno pesante la sconfitta. Sei incontri (dopo il bye al primo turno) per sei vittorie, tutte ottenute in due soli set: a portare al tie break Alcaraz sono stati solo Tallon Griekspoor, affrontato al terzo turno, e Jannick Sinner, incontrato in semifinale.

Dopo il percorso netto fatto fino alla finale, comunque, tutti si attendevano un match più combattuto contro il russo Danil Medvedev, giocatore più che ostico il quale, peraltro, arrivava da una striscia ininterrotta di 19 successi che gli aveva consentito di trionfare all'Atp 500 di Rotterdam (19 febbraio), all'Atp 250 di Doha (25 febbraio) e all'Atp 500 di Dubai (4 marzo). Tutte competizioni, peraltro, che si sono disputate sul cemento, terreno prediletto dal tennista moscovita, visto che su questa superficie ha vinto ben 17 dei 18 titoli complessivamente portati a casa (unica eccezione l'Open di Mallorca sull'erba). E sul cemento si è disputato anche il 1000 di Indian Wells, nonostante lo stesso Medvedev si fosse lamentato del fatto che il fondo dei campi del torneo californiano fosse particolarmente lento rispetto al passato.

Le premesse per avere un match più combattuto, almeno in finale, c'erano tutte, ma il tennista spagnolo aveva fretta di mettere le mani sul trofeo. E ha fatto prevalere ancora una volta il suo strapotere fisico, nonché le variazioni e la profondità di cui sono dotati i suoi colpi. Dropshot, discese a rete, lungolinea fulminanti e un servizio molto più che efficace hanno tracciato un solco invalicabile per l'avversario, che ha arrancato per tutta la partita dall'altra parte della rete.

Pronti via, e l'equilibrio viene subito rotto dall'immediato break ai danni del tennista russo. Con un parziale di 12 punti a 3 Alcaraz vola e si porta subito avanti per 3-0, percorrendo una strada in discesa verso la chiusura del primo set: 6-3 in 36 minuti, con soli 5 punti perduti nei primi 4 turni al servizio. Numeri che ribadiscono ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, lo strapotere del tennista spagnolo.

La musica non cambia nel secondo parziale, con Medvedev che cede a zero il servizio nel primo game. Un incubo, per il tennista russo, che affonda inesorabilmente: lo spagnolo vola sul 4-0, facendo 11 punti consecutivi e poi controlla fino alla fine. Con un 6-3 6-2 in appena un'ora e 11 minuti, Alcaraz mette la parola fine a una delle finali più rapide della storia del torneo californiano

Numeri da fenomeno

Il 2023 sembra iniziato nel migliore dei modi, quindi, per il fenomeno spagnolo, capace di vincere tutti gli incontri fin qui disputati, ad eccezione della finale dell'Atp 500 di Rio de Janeiro (persa contro Cameron Norrie).

A soli 19 anni, quindi, Alcaraz è il più giovane tennista ad aver trionfato, anche se per ora in edizioni diverse, in entrambi i tornei del cosiddetto "Sunshine Double" (Miami 2022 e Indian Wells 2023), una statistica che lo vede primeggiare sui tre fenomeni Federer, Nadal e Djokovic.

Per lui si tratta dell'ottavo trofeo portato a casa, e quel che più impressiona è che quattro di questi trionfi siano già decisamente pesanti: oltre ai 1000 di Indian Wells (2023) e Miami (2022), il tennista iberico ha già nel suo palmares il 1000 di Madrid (2022) e soprattutto lo USOpen (2022).

Gli altri quattro successi sono arrivati a Umago (Atp 250 – 2021), a Rio de Janeiro (Atp 500 – 2022), a Barcellona (Atp 500 - 2022) e a Buenos Aires (Atp 250 – 2023). In attesa di comprendere se centrerà la doppietta nella tournée americana (l'ultimo a riuscirci fu Roger Federer nel magico 2017), Carlos si gode il trionfo, ma di sicuro non si cullerà sugli allori.

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