
È stata una festa, e non solo per Jannik Sinner: la vittoria contro Gasquet per 6-3, 6-0, 6-4 vale il passaggio del terzo turno al Roland Garros, ma mette anche il timbro sulla carriera di Richard, il francese artista del tennis che chiude la carriera a quasi 39 anni: “Siamo di due generazioni diverse, ma abbiamo un ottimo rapporto. Prima delle partita sentivo che il clima era diverso, per fortuna il pubblico è stato bravo nell’incitarlo con grande rispetto per me”.
Jannik ora incontrerà il ceco Lehecka, con cui si è allenato a Roma: “Dovrò alzare il livello per batterlo, e poco importa se a Roma mi ha fatto da sparring partner: era il primo giocatore così forte con cui mi sono confrontato, le sensazioni non erano le stessi di quello che provo oggi. Il corpo sta abbastanza bene, partite lunghe lunghe ancora non ne ho avute, anche se ho fatto il terzo contro Paul a Roma. E non è stata tanto fisica neanche la finale con Alcaraz. Il prossimo turno lo sarà: dovrò fare tante scelte giuste per vincere, sarà un passo importante. Finora ho avuto segnali positivi, questo mi serve: la cosa più importante sarà prepararsi al meglio. Anche per le condizioni del tempo, perché in questi giorni c’è molto vento e cambiano stesso”.
Insomma: il meglio deve ancora venire, e Sinner a Parigi si trova sempre più a suo agio. “Finora ho giocato contro due francesi – ha ricordato alla fine -, e il pubblico è stato rispettoso. Ma può capitare che qualcuno urli e forse, fuori dai due campi principali, tutto è più caotico e rumoroso.
In ogni caso io durante gli Slam provo a stare rilassato: il recupero è molto importante. Però a volte mi piace andare in giro, e visto che le persone a Parigi mi riconoscono un po’ meno, e posso camminare tranquillamente”. Dunque tutto bene, per ora: Jannik punta a restare in città a lungo.