Chi, per sport, ama fare il detrattore di Jannik Sinner (un fenomeno che andrebbe studiato) è già stato zittito dai recenti risultati del campione italiano di cui ricordiamo la vittoria contro Carlos Alcaraz alle Atp Finals. Ora, però, arriva un'altra notizia che farà tacere chi si lamenta della sua residenza a Montecarlo, dove vive abitualmente quando non viaggia, per evitare di pagare le tasse in Italia.
Sinner paga (anche) in Italia
Ebbene, Sinner è tra i maggiori contribuenti italiani visto che versa al Fisco del Belpaese più o meno 1,5 milioni di euro l'anno, mica spicci: la notizia arriva da ItaliaOggi che sottolinea anche le altre tasse che Jannik paga sia quando si trova sul suolo nazionale per ospitate televisive e gli sponsor ma anche per gli investimenti che ha fatto a Milano dove ha speso più o meno 7 milioni di euro per due immobili. Insomma, Montecarlo darà anche vantaggi fiscali ma l'azzurro non ha scelto la residenza monegasca per "sfuggire" al "cattivo" fisco italiano.
Le tasse sulle vincite
"Sinner risiede a Monaco dove ha sue società che seguono i suoi diritti di immagine e nel Principato le società vengono tassate. Poi Sinner, nei periodi in cui risiede a Monaco, spende a Monaco, versa l’Iva nelle casse del Principato", dichiara al quotidiano economico Alessandro Belluzzo, fondatore e partner di Belluzzo International Partners e di Trust&Wealth occupandosi prevalentemente di pianificazione patrimoniale, con particolare riguardo alle persone fisiche e al family business.
Alla domanda sulle tasse che paga quando vince un torneo (soltanto nel 2025 ne ha vinti sei), l'avvocato Belluzzo ha spiegato che le paga "o alla fonte (come, ad esempio, in Italia, dove l’aliquota è del 30%, ndr) oppure, come in Inghilterra, deve fare la dichiarazione dei redditi e pagare una aliquota del 45%. Solo in alcuni Paesi i premi sono esentasse, tra cui Riyad, in Arabia Saudita. Perciò Sinner lo possiamo considerare certamente residente monegasco, ma contribuente del mondo. Guadagna tanto, ma le tasse le paga".
Perché Montecarlo invoglia i tennisti
La residenza a Monaco non è soltanto dovuta a motivazioni fiscali ma anche alle strutture di allenamento che sono all'avanguardia.
Inoltre, "A Monaco c’è una sicurezza assoluta nella vita di tutti i giorni, c’è la tutela della privacy, non ci sono tifosi o giornalisti assillanti. A Monaco ci sono le scuole internazionali per i figli. E c’è un ambiente internazionale che ai tennisti piace, perché sono abituati a stare in giro per il mondo 11 mesi all’anno", conclude Belluzzo.