Dopo Atm, anche Rfi - società del gruppo Fs che gestisce il Passante ferroviario - potenzia il sistema di videosorveglianza anti-terrorismo nelle 7 stazioni e lungo i 10 chilometri di rete. «È necessario che le tecnologie di controllo vengano rafforzate, se vogliamo che siano un vero deterrente», sostiene il segretario di Fit-Cisl Lombardia Dario Balotta. E pronta arriva la risposta del responsabile nazionale per la protezione ambientale di Rfi, Franco Fiumara: «Lo scenario della sicurezza, dopo Madrid e Londra è cambiato, per questo ci stiamo attrezzando». Oggi sono più di 450 le telecamere installate nelle sei stazioni sotterranee e in quella di superficie a Villapizzone. Unico limite: si tratta di un impianto locale, senza la possibiltà di registrare. Ma «entreranno in funzione nuove telecamere lungo tutta la percorrenza della rete - anticipa Fiumara -. Per implementare il servizio abbiamo già stanziato due milioni di euro.
Nellimmediato copriremo le zone non ancora sorvegliate, e a breve passeremo alla digitalizzazione delle registrazioni». Anche Porta Garibaldi, entro la metà del 2006, sarà dotata dei più moderni sistemi di videosorveglianza.Terrorismo, Passante blindato a metà
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