Il Terzo Segreto di Satira debutta in teatro con l'Iliade

Riflettori sulla guerra di Troia in versione comica. Domani "Capelli", sabato con le donne di Manzoni

Il Terzo Segreto di Satira debutta in teatro con l'Iliade
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Grandi classici dell'antichità e della modernità per "Menotti in Sormani": nel cortile d'onore della Biblioteca stasera va in scena la guerra di Troia in versione comica e domenica 20 luglio "Gertrude Lucia e le altre", dedicato alle donne protagoniste della letteratura di Alessandro Manzoni. L'orario delle rappresentazioni è sempre il medesimo: le 19,30 quando le luci del tramonto colorano il palco e gli attori e mettono in primo piano la recitazione e il rapporto diretto, occhi negli occhi, con il pubblico.

Stasera una sorpresa, da tutti i punti di vista. Il Terzo Segreto di Satira debutta in teatro, dopo tante prove in streaming e anche in video e si cimenta con un argomento apparentemente molto diverso dall'attualità politica e sociale che li ha resi noti, ovvero la guerra di Troia. Si intitola "Iliade open mic" lo spettacolo che porta in scena molti degli eroi omerici. Il gruppo è nato nel 2011 da un'idea di Davide Rossi, Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti e Andrea Mazzarella, che si sono conosciuti frequentando le Scuole Civiche di Cinema, televisione e nuovi media di Milano. Dopo tanti anni da videomaker, adesso si misurano con la stand up comedy. I protagonisti parlano ai microfoni del "Troy Comedy Club", dove il microfono è aperto perché Achille, Ettore, Ulisse, Paride e Elena, raccontino la loro versione della storia, o meglio la versione della guerra di Troia, di duelli, sconfitti e vittorie secondo il Terzo Segreto di Satira, che punta ad agganciare vizi e virtù dei grandi del mito all'oggi.

Domani, venerdì 18 luglio, sempre alle 19,30, tocca a "La bellezza delle parole. Storie che parlano del parlarsi", scritto e diretto da Roberto Mercadini (distribuzione Terry Chegia, prodotto da Sillaba e Festival letterario). Narrazioni ebraiche, indiane, maya, sacre, profane, mitiche, storiche, cosmiche, private in un monologo dedicato alla bellezza delle parole: dare un nome alle cose, dialogare con gli altri, trasmettere conoscenza, fino alla storia di Helen Keller, bambina cieca e sorda che diventerà una celebre oratrice e scrittrice.

Sabato 19 luglio "Capelli. M. si desta un mattino da sogni inquieti" della compagnia Tieffe Teatro - Sante di Lana, scritto, diretto e interpretato da Luisa Casasanta, in scena con Arianna Battilana, con musiche di Mark Meccoli. Lo spettacolo, vincitore del premio Scintille 2024, racconta la storia di M., che un mattino di agosto si sveglia e si ritrova trasformata in una donna vittima di stupro. Fra ambienti tecno-elettronici e sonorità folkloristiche, ispirazioni bibliche e rivisitazione del mitologico, "Capelli" prova a ribaltare la condizione di vittima della donna.

Domenica 20 luglio "Gertrude, Lucia e le altre. Le donne del rivoluzionario Manzoni", liberamente tratto dal libro "Il cuore è un guazzabuglio" di Eleonora Mazzoni (Einaudi 2023), di e con Eleonora Mazzoni, voce recitante fuori campo Lino Guanciale, regia di Simonetta Solder (produzione 369gradi). Il testo mette in dubbio il mito dell'austero Manzoni attraverso le quasi duemila lettere che ci sono arrivate, insieme a quelle di familiari e amici, in modo che ne viene fuori un ritratto da ribelle e persino libertino.

Lo spettacolo parte dai tre personaggi femminili più significativi de "I promessi sposi", Gertrude, ovvero la Monaca di Monza, Lucia e la madre di Cecilia, che si intrecciano alle relazioni con le donne più importanti della sua vita, a partire dalla madre.

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